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RIO 2 - Intervista Esclusiva a Gianluca Fratellini
22 Aprile 2014

RIO 2 - Intervista Esclusiva a Gianluca Fratellini

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Diamo la parola a chi dell'ultimo titolo dei Blue Sky Studios è anche artefice. Un amico di Animation Italy che, di tanto in tanto, ci svela segreti e chicche dietro blockbuster come Rio 2, ma non solo. A seguire intervista, foto e video.

Gianluca Fratellini è un animatore italiano con alle spalle produzioni da Oscar e blockbuster da budget stratosferici come Happy Feet, Planet 51 ma anche misti live-action e animazione come Paul e John Carter, fino agli ultimi Epic e Rio 2 presso gli studios di proprietà 20thCenturyFox: Blue Sky. Ad oggi ha appena concluso i suoi lavori sul secondo capitolo con protagonista il pappagallo blu ed è già all'opera sul titolo successivo, quello con protagonisti i personaggi nati dalla mente di Charles Schultz.

Ecco cosa ci ha raccontato:

AnimeIta - Hai lavorato a grandi produzioni animate e non solo, iniziando da Happy Feet fino ad arrivare a John Carter. Ma Rio (proprio come HappyFeet) in particolare ha un tema centrale: la musica (a cui segue il ballo). Per un animatore dei personaggi che sfida rappresenta tutto questo?


G.F. - Bisogna dire che in ogni film ci sono sempre delle sfide da superare.
In alcune sequenze di "Rio 2" come per "Happy Feet" la musica è davvero la colonna sonora per l'animazione, in quanto influisce sul ritmo e lo stile delle nostre animazioni.
Come ho già detto in una conferenza sull'animazione al "Campus Party" di Refice in Brasile, la musica come l'animazione sono delle arti e delle forme di comunicazione che esprimono l'interiorità sia dell'individuo che le producono sia di chi ne usufruisce. Quindi musica e movimento inteso sia come animazione che come danza sono sullo stesso livello poichè hanno fattori comuni come: coordinazione, tempo/ritmo, ed armonia/musicalità.
La sfida è stata piuttosto quella di spingere la qualità nell'animazione e rendere il tutto armonioso sia a livello visivo che coreografico e ritmico nelle parti musicali.
Ovviamente non nascondo l'inquietudine e l'esaltazione iniziale nel dover animare dei personaggi già noti nel primo film "Rio" che avevo visto al cinema, quindi oltre che tentare di migliorare la qualità dovevo fare molta attenzione a preservare la loro identità anche nel secondo film.


AnimeIta - Di quale personaggi di Rio 2 ti sei occupato e qual'è stata la parte più difficile da gestire?

G.F. - In questo progetto mi sono occupato di vari personaggi, non uno in particolare: a differenza di altre aziende, "Blue Sky" lascia molta libertà ai propri artisti per spingere noi animatori verso nuove sfide stilistiche e tecniche.
Su "Rio 2" ho avuto la possibilità di animare quasi tutti i personaggi maschili e femminili, umani e animali, buoni e cattivi interpretando le voci degli attori con le mie animazioni in diverse sequenze: Blu, Jewel, i loro tre figli Carla, Tiago e Bia, Rafael, Miguel, Eduardo, Linda, Tullio, Nico, Pedro, e Charlie un enorme formichiere muto con una bombetta in testa.
Noi animatori dobbiamo tentare di ricreare un'azione o una recitazione di un pappagallo con la differenza che la struttura ossea di un pappagallo rischia di limitare alcuni movimenti... quindi la sfida sta nel cercare di ricreare in maniera diversa la stessa azione immedesimandoci in dei volatili... e magari cercare delle soluzioni utilizzando il becco piuttosto che le zampe o le piume senza umanizzare troppo i movimenti e mantenere il loro essere animale.
Da non dimenticare che dobbiamo fare molta attenzione alla mimica facciale ed alle espressioni "labiali" per sincronizzare l'audio degli attori, utilizzando il becco, che di solito è rigido nei volatili... quindi dobbiamo renderli espressivi aggiungendo piccole deformazioni che ci fanno percepire il loro stato d'animo ma senza renderlo troppo malleabile.
Altra sfida è stata per il formichiere Charlie che utilizza praticamente la sua lingua in una maniera alquanto stravagante.



Animeita - Un piccolo passo indietro alla penultima produzione: "Epic". Tra tante commedie il lungometraggio diretto da Chris Wedge (che ho apprezzato moltissimo) è più una mera cometa, con un tema fantasy e tanta azione. Com'è stata accolta questa produzione all'interno degli studios e c'e speranza di vedere in futuro altre produzioni con questi temi?

G.F. - Con Epic si è trattato di un progetto ambizioso sia a livello di stile che di trama, che ha tentato di concentrasi soprattutto ad un pubblico più adulto. Quest'ultima risulta abbastanza inusuale se confrontata con i precedenti prodotti proposti dall'azienda: era il sogno nel cassetto del regista Chris Wedge! Chris ha lavorato a questo progetto per molti anni e per me è stata una grandissima soddisfazione ed una bellissima esperienza poter contribuire al risultato finale e spero che ci saranno ancora progetti simili.


AnimeIta - Chris Wedge e Carlos Saldanha: due dei registi di punta degli studios. Nelle ultime produzioni hai lavorato con entrambi. Quali sono le differenze e quali aspetti di ognuno ti hanno colpito? (foto a lato: Gianluca e il regista Saldanha alla premiere mondiale di Rio 2)

G.F. - Sono due persone estremamente umili e talentuose con stili e visioni diverse di direzione.
Chris Wedge durante un "kickoff" di una scena ha già in mente il suo stile di recitazione che richiede nei personaggi e quindi a volte magari arriva ad attuare e mimare la scena davanti a noi per essere sicuro di darci più informazioni possibili per la sua direzione artistica e recitativa, il che diventa motivo di stimolo per noi animatori nel ricercare i piccoli dettagli richiesti, magari filmandoci, prendendo più referenze possibili per raggiungere le sue aspettative; mentre Carlos Saldanha durante il "kickoff" ci spiega lo scenario generale della sequenza e preferisce darci inizialmente libertà di ideazione, di ricerca di gags e creazione della scena, e se, nel caso magari ci si allontana troppo dalla linea generale, ci riporta sulla carreggiata giusta.



AnimeIta - Dopo "Rio 2" sei già al lavoro su "Peanuts". Da grande fan delle striscie di Schulz non vedo l'ora di mettere gli occhi sul film. Il primo teaser ci mostra già le linee guida scelte dalla produzione. Sembra che cercherete di essere più fedeli possibile ai disegni e ai primi cartoni animati, con un 3D molto lineare, quasi piatto (i volti sono animati esclusivamente in 2D), e personaggi che si muovono su un piano solamente, (ricorda lontanamente Michel Ocelot). Cosa puoi dirci di questa produzione?

G.F. - E' da poco uscito il primo teaser dei "Peanuts" che è stato molto apprezzato online, diretto da Steve Martino. Abbiamo appena iniziato ma purtroppo non posso svelarvi nulla per ora...

AnimeIta - Dopo anni di lavoro in questo settore, moltissimi tuoi colleghi passano anche dall'altra parte: in regia. Tu non hai ancora intenzione di farlo? hai qualche progetto in mente?

G.F. - La regia in realtè mi ha sempre appassionato, tant'è che proprio per la necessità iniziale di voler raccontare storie di cortometraggi, come "A Bug's Story" nel 1998 o "Life in Smoke – Una Vita in Fumo" nel 2003, mi ha spinto sempre di più ad imparare a dar vita ai miei personaggi per renderli più vivi, specializzandomi nella recitazione e nell'animazione.
Prima di diventare buoni registi credo che oltre ad avere una buona storia, richieda una buona conoscenza della recitazione e del linguaggio non verbale per tirar fuori quei caratteri tipici che rendono un personaggio originale.
Chris Wedge e Carlos Saldanha sono stati degli ottimi animatori in passato prima di diventare ottimi registi.
Ho in cantiere un nuovo cortometraggio da qualche anno che spero di poter finalmente realizzare. Ci vorrà ancora un po di tempo... ma come disse Walt Disney: "la differenza tra un sogno e un progetto è la data".


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Vi consigliamo la visione dei suoi corti, che trovate subito a seguire, e il keynote in cui è stato ospite in Brasile:


[ Parte 1 ]


[ Parte 2 ]


[ Parte 3 ]



A Bug's Story:



Life in Smoke – Una Vita in Fumo:



Il sito ufficiale di Gianluca è: www.cgluca.it


[ Fra ]
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