ASTRO BOY

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(Astro Boy - 2009)
(lungometraggio d'animazione)

Regia di: David Bowers
Sceneggiatura di: David Bowers, Timothy Harris
Tratto da un manga di: Osamu Tezuka

Prodotto da: Maryann Garger
Produzione: Imagi Animation Studios, Imagi Crystal, Tezuka Production Company Ltd.
Animazioni: Imagi Animation Studios

Edizione Italiana: Eagle Pictures

USCITA ITALIANA: 18 DICEMBRE 2009

Il giovane studio d'animazione Imagi non ha ancora scelto un soggetto totalmente nuovo per le sue produzioni, affidandosi a dei franchise già rodati e con soggetti vincenti. Nel 2007 è toccato alle Tartarughe Ninja e nel 2009 si passa alla creatura nata dal genio del mangaka Osamu Tezuka. La Imagi, dopo aver scelto Colin Brady, passa la direzione del lungometraggio al più rodato David Bowers, regista di "Giu per il Tubo" (2006) della Aardman/DreamWorks.

Ambientato in un futuro prossimo in cui i robot convivono con gli umani, lo scienziato Tenma, dopo aver perso per un incidente il figlio Tobio, decide di dare vita ad un robot perfetto, creato ad immagine e somiglianza del figlio perduto. Ma il robot è talmente perfetto da avere una propria personalità e, dunque, capace di suscitare disagio nel suo creatore che non crede molto nei sentimenti delle macchine. Il piccolo robot comunque riesce a farsi degli amici e vivere una vita tranquilla, questo finchè le straordinarie caratteristiche del giovane robot non arriveranno alle orecchie delle persone sbagliate che vorranno impossessi della sua strabiliante energia. La piccola e perfetta cittadina che fluttua sopra una terra distrutta da rottami.

Produttori e realizzatori hanno affrontato un ardua sfida con una delle icone giapponesi per eccellenza. Ma l'intero progetto è stato certamente soppesato per quello che vale. Il piccolo robot figlio di papà Tezuka prende splendore in tre dimensioni e la sua nascita viene raccontata nel migliore dei modi. La storia è infarcita di tutti quei buoni propositi, sentimenti e messaggi naturalistici/pacifisti e quant'altro di meglio si è potuto inserire nel progetto, ma cercando sempre di dare lustro al personaggio principale e ai suoi comprimari.

L'aspetto realizzativo è certamente uno dei punti di forza dell'intero progetto. Gli studios con sede a Hong Kong hanno riportato in tre dimensioni le visioni e le immagini del suo autore. Metro City è scintillante e gli scorci della terra le cui colline sono rappresentate da mucchi di spazzatura e scarti portano acqua al messaggio naturalista. I personaggi invece non presentano particolare cura e definizione, limitati da uno stile con linee semplici e stilizzate. Le animazioni comunque risultano di buona fattura, tutta a favore di una storia il cui happy end è scontato fin dai primi minuti. Le scene d'azione completano l'opera. Gli scontri tra robot faranno felici i fans del robottino e divertiranno i bambini.

Il risultato finale è comunque molto godibile. La Imagi non è certamente all'altezza dei grandi studios americani con budget stellari, ma icone come le Tartarughe Ninja, Astro Boy e (se la produzione non lo cancella) anche Gatchaman, prendono vita grazie a questo studios e molti fans non possono non essere felici di questo. Astro Boy è poi una storia adatta ad un pubblico molto vasto, capace di divertire bambini e riportare i loro genitori indietro negli anni vedendo rivivere uno dei miti che ha fatto la storia dell'animazione giapponese. Il prodotto non conquisterà i pareri della critica per la fin troppa linearità della storia ma si lascia guardare con piacere; un aspetto che molte produzioni tralasciano.

La Eagle Pictures, l'etichetta che lo ha acquistato per il territorio italiano, ha ben pensato di legare il lungometraggio a delle voci che il pubblico potesse apprezzare, voci di attori come Silvio Muccino, Carolina Crescentini e del terzetto di deejay del Trio Medusa, quì a doppiare i principali protagonisti del film i primi due e tre robot il trio. Sul lato internazionale troviamo invece nomi come Nicolas Cage, Kristen Bell, Freddie Highmore, Bill Nighy, Donald Sutherland, Eugene Levy, Nathan Lane e molti altri. Il titolo ha avuto la sua premiere a Tokyo il 5 Ottobre 2009 ed è arrivato in Italia prima al Roma Film Fest il 18 Ottobre e poi nei cinema il 18 Dicembre dello stesso anno.





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