HOME - A CASA. (Home - 2015)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Tim Johnson
Sceneggiatura di: Tom J. Astle, Matt Ember
Tratto da un libro di: Adam Rex
Prodotto da: Suzanne Buirgy, Mireille Soria
Produzione: DreamWorks Animation
Animazioni: DreamWorks Animation
Edizione Italiana: 20th Century Fox
USCITA ITALIANA: 26 MARZO 2015
Il lungometraggio tratto dal libro di Adam Rex è stato anticipato lo scorso anno da un corto intitolato "Almost Home", diretto da Todd Wilderman quì promosso a capo della storia. Una commedia con pochi protagonisti ma ben caratterizzati e pronti a conquistare piccoli fans e non solo.
La storia inizia proprio dove il corto finiva, ovvero con le disavventure del piccolo alieno Oh, tanto entusiasta quanto pasticcione. Dopo aver tentato di stabilirsi in alcuni pianeti, questa divertente razza aliena, i Boov, arriva nella nostra galassia e decide di stabilirsi sulla terra, occupando le città abitate dagli umani e rilegando questi ultimi, creduti meno civilizzati ed evoluti, in mega complessi edilizi realizzati ad'oc. Scampata alla cattura, la piccola Tip si metterà alla ricerca della madre incontrando nel suo viaggio anche un inaspettato aiuto.
Da una storia divertente la DreamWorks tira fuori dei personaggi accattivanti, un ottimo spunto per un franchise di successo, e li affida ad un regista che ha un solo compito: portarli sullo schermo nel migliore dei modi. Lo script scorre bene, ha pochi protagonisti e tutti ben caratterizzati. Un bel mix di gags in salsa fantascientifica con messaggi perbuonisti diretti alla famiglia e all'amicizia, su un interessante sottofondo musicale.
E proprio questo elemento risulta uno dei più importanti di tutta la produzione. Forti anche della presenza di due voci come Rihanna e Jennifer Lopez tra i doppiatori (figlia e madre), la colonna sonora è presto fatta. Ma a differenza dei classici musical Disney, in questo titolo i brani vengono utilizzati per sottolineare particolari momenti della storia, allo scopo di intensificarne il pathos, con dei risultati più che soddisfacenti. Brani pop indirizzati principalmente al pubblico teen della stessa età della protagonista.
Con poco tempo a disposizione e molto da raccontare, riguardo la storia e la civiltà degli invasori alieni, la produzione sceglie di inserire lungo tutto il racconto piccoli inserti della durata anche pochi secondi capaci di illustrare usi e costumi dei divertenti Boov dalla pelle simili ai camaleonti. Il risultato finale è molto buono; si riesce ad empatizzare subito con i protagonisti e a divertirsi con le loro usanze e manie. Divertimento garantito per gli spettatori più giovani, target principale su cui punta la produzione, e godibile per quelli più cresciuti.
Alla fine si assiste ad un progetto originale, partito magari in sordina e più volte spostato a discapito di franchise più noti. La sua uscita in primavera coincide comunque con l'inizio di quelli sono poi diventati grandi franchise come "Dragon Trainer" e "I Croods".
Prodotto con circa 135 milioni di dollari, il titolo è realizzato con molta perizia e grande qualità grafica. Basta guardare i voluminosi capelli della protagonista o la gestione di fluidi come acqua e simili.
Il risultato finale ha comunque diviso la critica ma non il pubblico, che ne ha apprezzato maggiormente il risultato.
. Fine dell'articolo.
Leggi...
(Home - 2015)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di:
Tim Johnson
Sceneggiatura di:
Tom J. Astle, Matt Ember
Tratto da un libro di:
Adam Rex
Prodotto da:
Suzanne Buirgy, Mireille Soria
Produzione:
DreamWorks Animation
Animazioni:
DreamWorks Animation
Edizione Italiana:
20th Century Fox
USCITA ITALIANA: 26 MARZO 2015
Il lungometraggio tratto dal libro di Adam Rex è stato anticipato lo scorso anno da un corto intitolato "Almost Home", diretto da Todd Wilderman quì promosso a capo della storia. Una commedia con pochi protagonisti ma ben caratterizzati e pronti a conquistare piccoli fans e non solo.
La storia inizia proprio dove il corto finiva, ovvero con le disavventure del piccolo alieno Oh, tanto entusiasta quanto pasticcione. Dopo aver tentato di stabilirsi in alcuni pianeti, questa divertente razza aliena, i Boov, arriva nella nostra galassia e decide di stabilirsi sulla terra, occupando le città abitate dagli umani e rilegando questi ultimi, creduti meno civilizzati ed evoluti, in mega complessi edilizi realizzati ad'oc. Scampata alla cattura, la piccola Tip si metterà alla ricerca della madre incontrando nel suo viaggio anche un inaspettato aiuto.
Da una storia divertente la DreamWorks tira fuori dei personaggi accattivanti, un ottimo spunto per un franchise di successo, e li affida ad un regista che ha un solo compito: portarli sullo schermo nel migliore dei modi. Lo script scorre bene, ha pochi protagonisti e tutti ben caratterizzati. Un bel mix di gags in salsa fantascientifica con messaggi perbuonisti diretti alla famiglia e all'amicizia, su un interessante sottofondo musicale.
E proprio questo elemento risulta uno dei più importanti di tutta la produzione. Forti anche della presenza di due voci come Rihanna e Jennifer Lopez tra i doppiatori (figlia e madre), la colonna sonora è presto fatta. Ma a differenza dei classici musical Disney, in questo titolo i brani vengono utilizzati per sottolineare particolari momenti della storia, allo scopo di intensificarne il pathos, con dei risultati più che soddisfacenti. Brani pop indirizzati principalmente al pubblico teen della stessa età della protagonista.
Con poco tempo a disposizione e molto da raccontare, riguardo la storia e la civiltà degli invasori alieni, la produzione sceglie di inserire lungo tutto il racconto piccoli inserti della durata anche pochi secondi capaci di illustrare usi e costumi dei divertenti Boov dalla pelle simili ai camaleonti. Il risultato finale è molto buono; si riesce ad empatizzare subito con i protagonisti e a divertirsi con le loro usanze e manie. Divertimento garantito per gli spettatori più giovani, target principale su cui punta la produzione, e godibile per quelli più cresciuti.
Alla fine si assiste ad un progetto originale, partito magari in sordina e più volte spostato a discapito di franchise più noti. La sua uscita in primavera coincide comunque con l'inizio di quelli sono poi diventati grandi franchise come "Dragon Trainer" e "I Croods".
Prodotto con circa 135 milioni di dollari, il titolo è realizzato con molta perizia e grande qualità grafica. Basta guardare i voluminosi capelli della protagonista o la gestione di fluidi come acqua e simili.
Il risultato finale ha comunque diviso la critica ma non il pubblico, che ne ha apprezzato maggiormente il risultato.