Dieci
anni di Future Film Fesitval: un futuro così a Bologna
non si era mai visto.
E'
un appuntamenteo importante, questo non lo si può negare,
quello che segna i 10 anni di un Festival che non ha paragoni
in nessun angolo del mondo. Una formula che si è dimostrata
vincente anno dopo anno, senza mai perdere lustro, plasmando
e adattando i suoi contenuti alle nuove tecnologie, sempre
in evoluzione, ma anche inchinandosi ai mostri sacri che hanno
scritto la storia di animazione, cinema, effetti speciali
e molto altro ancora.
E questo rappresenta soltanto un assaggio della nuova kermesse,
perchè il numero 10 ha fatto sicuramente tremare anche
i suoi stessi autori, vista l'importanza. Ma è anche
il momento di guardarsi alle spalle, che poi è un contro
senso per un progetto che è rivolto al futuro, e fare
il punto su quello che il Festival ha creato, messo in mostra
e rappresentato agli occhi del mondo che ne è stato
partecipe.
In quel di Bologna va in scena un Festival che si vede arricchito
di un giorno in più rispetto alle passate edizioni.
Dal 15 al 20 Gennaio 2008 trovano posto appuntamenti
eccellenti, anteprime, speciali, omaggi, conferenze e molto
altro ancora.
Animation Italy, sempre vicino al Festival, vi illustra
tutti i contenuti della nuova edizione e passa la parola direttamente
agli organizzatori.
E'
arduo descrivere in poche righe tutto il contenuto dei 6 giorni
di Festival. Ma abbiamo trattato, come consuetudine, ogni
sezione con il dovuto rispetto e puntato le lenti di ingrandimento
su alcuni titoli in particolare.
Ecco il contenitore dell'edizione 2008:
Tutti i resoconti sugli omaggi, le retrospettive, gli interventi
e i titoli fuori concorso li trovate nello speciale del
28 Dicembre [a questa
pagina].
Tutti i titoli in concorso li trovate nello speciale
del 3 Gennaio [a questa
pagina].
Un ulteriore focus sui titoli con informazioni, specifiche
e trailer sono:
- Tekkonkinkreet - Soli contro tutti (opera in concorso)
[a questa pagina]
- 5 Centimeter per Second (opera in concorso) [a
questa pagina]
- Piano No Mori (opera fuori concorso) [a
questa pagina]
- Highlander: Vengeance (opera fuori concorso) [a
questa pagina]
- Nocturna (opera fuori concorso) [a
questa pagina]
- Vexille (opera fuori concorso) [a
questa pagina]
- Piccolo Grande Eroe (opera fuori concorso) [a
questa pagina]
* * *
Ma per parlare dei dettagli passiamo la "palla"
a Giulietta Fara, organizzatrice del Festiva e ospite
fissa sulle nostre pagine, con l'arduo compito di illustrare
e riassumere questi dieci anni e parlarci anche della nuova
edizione del Festival.
AnimeIta: Sono passati 10 anni,
doveroso, anche se difficile, è un resoconto proprio di questa
decade passata tra animazione, fantascenza, nuove tecnologie
e quant'altro scorre dentro le vene del Future Film Festival,
un progetto che negli anni ha saputo, certamente, regalare
molte soddisfazioni.
Giulietta Fara: Il
Future Film Festival, fin dall'inizio, aveva come obiettivo
quello di scoprire nuove produzioni e nuovi autori nell'ambito
delle nuove tecnologie digitali, e la cosa più interessante
è stata presentare la produzione di Miyazaki il primo
anno del Festival, quando ancora nessuno parlava di lui, così
come oggi è molto interessante far parlare della MadHouse
o dei nuovi film provenienti da tutto il mondo. Sdoganare
l'animazione dal ruolo di serie B era un altro importante
obiettivo del Future Film Festival, ma è tuttora molto importante
parlare di effetti visivi e animazione, poichè credo che ancora
molte persone, anche all'interno della critica cinematografica,
non intendano queste forme d'espressione come cinema tout
court. Il cinema contemporaneo, secondo me e secondo la visione
del Future Film Festival, è proprio rappresentato dall'animazione
e dai film con SFX, per finire (per ora) con i film da vedere
in stereoscopia. La soddisfazione migliore per noi è sia quella
di portare a Bologna un programma così ricco e variegato,
pieno di sorprese e novità da tutto il mondo, sia quella di
poter affascinare, finora, un grande pubblico con le nostre
proposte.
AnimeIta: Rimanendo
sempre in tema di ricordi, qual'è l'evento delle passate edizioni
che le è rimasto più in mente e quale ospite, tra tutti quelli
intervenuti negli anni, l'ha maggiormente colpita e/o ricorda
con piacere?
Giulietta Fara: Ricordo con molto affetto tutti gli ospiti
che sono passati al Future Film Festival. Bruno Bozzetto
ci ha sempre seguiti, è stato più volte ospite del Festival
e ha contribuito, con le sue riflessioni e le sue opere, a
farci crescere in questi anni.
Christian Rouet, il primo ospite che venne dalla Industrial
Light & Magic, così come Glenn McQueen di Pixar,
sono stati affettuosi e presenti come tutti gli altri che
negli anni sono stati presenti. Terry Gilliam ha sorprendentemente
raccontato la sua visione del cinema, che si è rivelata molto
vicina alla nostra. Anche Osvaldo Cavandoli, Lele
Luzzati, Roberto Gavioli, Giulio Gianini
hanno portato visioni contemporanee del cinema d'animazione.
Weta Digital, con la presenza quasi costante dei suoi
rappresentanti al Festival, è sempre stato un punto di riferimento
e un confronto importante sulle nuove tecniche per gli effetti
visivi, dal Signore degli Anelli fino all'ultimo Water
Horse, in anteprima europea al FFF08. Aardman,
Digital Domain, Ubik, PDI Dreamworks
sono sempre vicine al Festival, e hanno dimostrato sin dall'inizio
una fiducia enorme alla manifestazione, così come la Fox,
che con Blue Sky è presente con anteprime mondiali
ogni anno. E' difficile fare una classifica, perchè le persone
e le società che invitiamo sono già nella nostra lista dei
"nostri preferiti".
AnimeIta:
Valutando attentamente edizione dopo edizione, qualcosa negli
anni è cambiato, qualche settore è stato tralasciato e qualche
altro ha visto maggiori sviluppi. Che direzione ha preso il
festival negli anni?
Giulietta Fara:
Negli anni il Festival ha ampliato la visione sul cinema,
parlando sempre più di serie televisive, di opere per il web,
di videogiochi, di cinema stereoscopico, di interazioni tra
generi e tecniche. La tendenza che in questo momento ci sembra
più interessante è proprio quella dell'interazione delle varie
tecniche di animazione e live action: la stop motion, l'animazione
tradizionale, l'animazione digitale 3D e 2D, gli effetti visivi
si integrano sempre più proprio grazie alla post-produzione
digitale. Autori giovani, e produzioni indipendenti sono ormai
presenti al Festival in maniera forte e sempre più significativa.
E' interessante l'ampliamento della creatività e delle possibilità
di realizzazione che portano sullo stesso piano le produzioni
blockbuster assieme a quelle indipendenti.
AnimeIta:
Passando invece alla nuova edizione, abbiamo già largamente
osservato tutti i programmi, gli ospiti e le proiezioni; quali
sono le novità di questa nuova edizione del Festival?
Giulietta Fara:
La novità più importante di questa edizione è il concorso
Lancia Platinum Grand Prize, che presenta dieci film
che saranno visti e votati da una giuria composta da Enzo
D'Alò, Giorgia Cecere e Carlo Alfano.
Altra novità, è quella della presenza di tantissime tavole
rotonde e molti incontri aperti al pubblico e gratuiti, a
Palazzo Re Enzo. Ancora, le tre sedi nuove del Festival rappresentano
l'ampliamento del Festival in città, tra il Cinema Teatro
Manzoni, il Cinema Jolly e l'Europa Cinema.
AnimeIta: Tra
i lungometraggi in concorso saltano subito all'occhio "Byousoku
5 Centimeters" di Makoro Shinkai e "Tekkonkinkreen" di Michael
Arias, due titoli che in patria hanno convinto e conquistato
critica e pubblico. Una sua opinione sui titoli e sugli autori
e com'è caduta su di loro la scelta di portarli al festival?
Giulietta Fara: Questi due film, entrambi in concorso,
rappresentano benissimo l'anima del Future Film Festival,
che da sempre guarda ad oriente con interesse, curiosità e
a volte vero e proprio entusiasmo. La scelta di metterli in
concorso era obbligata, visti appunto i successi avuti in
patria e l'originalità della proposta grafica e della storia.
Altri film, come Piano no Mori di Masayuki Kojima
o tutte le serie televisive della sezione showcase "Futuro
dei Toons", sono altrettanto importanti per il programma di
quest'anno, così come film importanti quali Nocturna
di Victor Maldonado e Adrià Garcia, o Wood&Stock:
Sèxo, Orègano e Rock'n Roll di Otto Guerra.
AnimeIta:
Un incontro interessante è anche il faccia a faccia tra Rainbow
CGI, Lumiq e Ubik: i pilastri della computer grafica di nuova
generazione in Italia cui non basterebbe un intera giornata
di domande a loro rivolte per esplorare questo mondo. Come
verrà organizzato e cosa prevederà l'evento?
Giulietta Fara: L'evento è una tavola rotonda con i
maggiori protagonisti del cinema italiano per quanto riguarda
gli effetti visivi, anche se non sono gli unici. L'incontro
prevede sia la proiezione dei making delle ultime produzioni,
sia un confronto sullo stato dell'arte dell'animazione 3D
e degli SFX in Italia.
* * *
Passiamo la parola adesso a Luca Della Casa (in
foto ad Annecy con Rintaro e Maruyama),
ovvero colui che si occupa di tutte le produzioni che provengono
dagli studios orientali e coordinatore del settore animazione.
Già in forza a ShinVision, la sua cultura è
stata a disposizione del festival fin dalla nascita. Sentiamo
dalle sue parole come ha vissuto questi dieci anni e cosa
gli è rimasto più in mente.
AnimeIta: E'
finalmente giunta la 10° edizione del festival. Tu da quanto
tempo ne fai parte e qual'è il tuo resoconto su tutte le passate
edizioni, cos'hanno rappresentato?
LucaDellaCasa: Con ben dieci anni di esperienza posso
dire di essere cresciuto col Future Film Festival: in effetti
ho contribuito a farlo nascere nel 1998 e da allora ci ho
sempre collaborato, anche se in misura diversa nel corso degli
anni.
Il Future Film Festival era ed è un festival unico in Italia
per temi e prerogative: un Festival dedicato non solo all'animazione
e non solo al cinema fantastico, ma che consideri l'animazione
come un mezzo espressivo al pari del cinema, capace di parlare
a qualsiasi tipo di spettatore senza nessun tipo di discriminazioni
di genere o età. Questi dieci anni dalla prima edizione sono
passati molto velocemente e, nonostante i problemi concreti
nel realizzare in Italia una manifestazione culturale, soprattutto
se non catalogabile nelle definizioni prefissate dalla "Cultura"
con la C maiuscola, credo che rappresentino una grande vittoria
, perché ci hanno dato ragione sull'interesse suscitato nel
pubblico e sulla qualità delle anteprime presentate a Bologna
e molto spesso neanche distribuite sul mercato italiano.
Nei dieci anni trascorsi il FFF ha portato professionisti
nel campo dell'animazione da ogni parte del mondo, ospiti
importanti da ILM e Pixar, come da Aardman, MadHouse o Gonzo,
permettendo al pubblico italiano e a studiosi e professionisti
di conoscere le tecniche di effetti speciali e animazioni
utilizzate negli ultimi film e serie. Dal FFF sono passate
anteprime italiane ed europee di film e serie TV molto spesso
neanche conosciute da noi, inoltre si è cercato di dare una
memoria storica dell'industria dell'animazione molto spesso
dimenticata, attraverso retrospettive e rassegne importanti
su studi d'animazione e scuole di svariati paesi.
AnimeIta:
Partendo dall'inizio, com'è nata la tua collaborazione al
festival?
LucaDellaCasa: Ero un collaboratore della rivista di critica
cinematografica "Voci Off" quando si organizzò nel 1998 (presso
il cinema d'essay di Bologna, il Lumière) una retrospettiva
dedicata a James Cameron e si invitò il direttore degli effetti
visivi di Titanic, Robert Legato, che avrebbe di lì a poco
vinto l'Oscar.
Da quella interessante esperienza ad Andrea Romeo e Giulietta
Fara venne l'idea di fare un festival tutto dedicato al cinema
d'animazione e agli sviluppi dell'animazione nel campo degli
effetti speciali, che ormai stavano invadendo il cinema tout
court. Mi chiesero di aiutarli a mettere in piedi la prima
edizione del Future Film Festival e io vi aderii con entusiasmo
fin da subito per contribuire inserendo in programma l'animazione
giapponese e il cinema orientale.
AnimeIta:
Qual'è il momento, l'evento, il personaggio che ti è più rimasto
impresso, che più di altri ti ha colpito delle passate edizioni?
LucaDellaCasa: Difficile dirlo! Sono particolarmente legato
a diversi "piccoli grandi" eventi, come aver realizzato una
delle più complete retrospettive dedicate a Tezuka Osamu,
a Tsui Hark e al cinema di fantasmi giapponese, ma anche aver
avuto ospiti come Maeda Mahiro, Yuasa Masaaki, Hosoda Mamoru.
Il momento forse più elettrizzante è stato quando presentammo
il videomessaggio di Matsumoto Leiji, che non poteva venire
al FFF, anche se forse, a ripensarci, la lettera che ci scrisse
Miyazaki Hayao nel 1999, quando tentammo di invitarlo a Bologna
e di fare una retrospettiva completa su di lui, è rimasta
più di tutti nel mio cuore. In effetti non si può dire che
non fossimo ambiziosi a tentare di portare alla prima edizione
del FFF quello che per noi era già un maestro ineguagliabile
del cinema mondiale!
AnimeIta:
Di quale sezione del festival ti occupi?
LucaDellaCasa: Anche se nei primi tre anni di FFF ho contribuito
attivamente alla realizzazione complessiva del Festival, mi
sono sempre occupato di selezionare le anteprime di cinema
e animazione orientale e soprattutto giapponese, curando anche
le retrospettive dedicate ai paesi dell'Asia.
AnimeIta: Quali
novità ci saranno proprio in questa sezione nella 10 edizione
del festival?
LucaDellaCasa: Quest'anno realizziamo un omaggio al
primo e tutt'ora più importante studio di animazione in Giappone,
la Toei Animation. L'omaggio consiste di 4 film tutti
in pellicola 35mm originale sottotitolata: il primo lungometraggio
animato a colori giapponese, "Hakujaden" (La leggenda
del serpente bianco), "Anju to Zushiomaru" (Anju e
Zushiomaru), "Hyokkori Hyotan Jima" (All'improvviso
ecco l'isola a forma di zucca) e il primo film diretto da
Takahata Isao con la collaborazione di Miyazaki,
"Taiyo no Oji: Hols no Daiboken" (Le avventure di Hols:
La spada del sole). Tanti sarebbero stati i titoli dello studio
da riscoprire, ma problemi di diritti e disponibilità delle
copie ha imposto una selezione obbligata. Spero che tutti
gli appassionati italiani di animazione accorrano alla proiezione
di questi quattro storici film, perché è un'occasione più
unica che rara di vederli nel loro formato originale e non
doppiati e tagliati come nella versione italiana di Hols,
"La grande avventura del principe Valiant".
AnimeIta:
Ci sono numerosi e interessantissimi titoli sia in concorso
che fuori: da quelli del lontano Giappone come l'ultima opera
dello Studio 4°C (tekkonkinkreet) a Makoto Shinkai
(5 centimeters) al suggestivo Vexille. Avendo già lavorato
nel settore delle produzioni nipponiche, qual'è la tua aspettativa
verso questi titoli, o se li hai già visti quali le tue opinioni?
LucaDellaCasa: Nella selezione dei film giapponesi, dentro
e fuori concorso, non potevo escludere questi tre titoli,
assolutamente in linea con la storia del FFF:
"Tekkonkinkreet" è il nuovo lungometraggio dello Studio
4°C, di cui finora ho sempre presentato tutti i film al
festival, e rappresenta la nuova sfida sperimentale dell'animazione
giapponese. E' dal 2000, quando presentammo il pilot del film
diretto da Morimoto Koji, che attendevo l'uscita del film
per poterlo mostrare al Festival. Ci sono voluti 8 anni di
attesa ma credo che il risultato ottenuto da Michael Arias,
il direttore degli effetti visivi di "Animatrix", appassionerà
tutti coloro che hanno amato "MindGame".
"5cm per second" è il film d'animazione vincitore
alla prima edizione degli Asia Pacific Screen Award
nel novembre 2007, ma soprattutto è il nuovo film di Shinkai
Makoto, il regista che ha rivoluzionato il modo di fare
animazione realizzando tutto da solo con il suo computer "Voices
of a Distant Star", già presentato al FFF anni fa.
"Vexille" invece è il nuovo esperimento di lungometraggio
animato giapponese tutto in 3D dopo "Appleseed". In
attesa di presentare il secondo capitolo "Appleseed: Ex
Machina", non poteva mancare il film realizzato dal produttore
del primo, Fumihiko Sori, già direttore degli effetti
visivi e regista di "Ping Pong". "Vexille" si inserisce
nel genere fantascienza postapocalittica e non mancherà di
stupire per i suoi incredibili effetti.
Ci sono poi altri titoli, che mi sembra valga la pena anche
solo citare, come il film live action di "Gegege no Kitaro"
(Kitaro dei cimiteri), il manga sugli Yokai creato da Mizuki
Shigeru, che rappresenta il nuovo filone giapponese dei
film tratti da manga famosi; "Gamera The Brave", l'ultimissimo
capitolo della tartaruga gigante più famosa e diretta avversaria
di Godzilla; "Furusato Japan" (Japan, Our Homeland),
un poetico affresco del Giappone del dopoguerra attraverso
lo sguardo e le aspirazioni di un gruppo di bambini, dagli
autori di "Nitaboh". Non ultimo ecco il nuovissimo
film dello studio MadHouse, che dopo "The Girl Who
Leapt through Time" e "Paprika" si ispira al manga
di successo in Giappone "Piano no mori" per realizzare
una fusione tra musica classica e la fantastica animazione
a cui questo studio ci ha ormai abituato.
AnimeIta:
Passanto invece ai titoli di produzione europea e statunitense,
altri interessi sono rivolti a Francia, Spagna e altri paesi,
fino ad arrivare alla co-produzione Nippo-Americana "Highlander".
Cosa ne pensi di questi titoli e delle produzioni "occidentali"
degli ultimi anni?
LucaDellaCasa: Il tentativo del FFF è quello di presentare
sempre i titoli più innovativi o curiosi del panorama internazionale,
per questo a parte alcuni particolari film con effetti speciali
le produzioni americane si sono andate assottigliando. Sicuramente
tra i titoli più interessanti provenienti dal resto del mondo
vi sono "Nocturna", il film d'animazione spagnolo realizzato
dalla competitiva Filmax; dalla Nuova Zelanda l'horror
demenziale "Black Sheep", emulo del primo Peter
Jackson; la coproduzione europea "Max & Co.", vincitore
al festival di Annecy. In chiusurà ci sarà l'evento
dedicato a "The Water Horse", film fantastico
pieno di effetti speciali della Weta Digital, nota
per "Il Signore degli Anelli".
"Highlander: The Search for Vengeance" è invece il
nuovo capitolo della saga hollywoodiana che ha reso famoso
Christopher Lambert, questa volta completamente in
animazione, che rappresenta la prima vera coproduzione di
MadHouse con gli Stati Uniti, ed è sicuramente interessante
perché questo studio è ormai alla ribalta della scena internazionale.
AnimeIta:
Come spettatore, il festival e le sue opere ti soddisfano
o ce n'è qualcuna in particolare, prodotta in questi ultimi
anni, che vorresti vedere all'interno della kermesse?
LucaDellaCasa: Ci sono sempre purtroppo titoli che si
cerca di ottenere in anteprima ma che si è obbligati a scartare
per motivi di tempi o di diritti: sicuramente mi sarebbe piaciuto
presentare il nuovo film di "Evangelion: 1.0 You Are [Not]
Alone", come anche i film di Jojo Bizzarre Adventures
e Tetsujin 28go, o la nuova serie di Gundam 00.
Il programma di un festival però prevede delle scelte, e la
produzione annuale giapponese è invece sterminata!
* * *
Ringraziamo Giulietta Fara e
Luca Della Casa per il tempo che ci hanno dedicato, nonchè l'ufficio press del Festival per il loro grande supporto.
Alla prossima edizione!
Per tutte le informazioni sul Future Film Festiva vi rimando
al sito ufficiale della manifestazione: www.futurefilmfestiva.org
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