"..Un luogo che può vantare una storia millenaria incontra la più moderna tecnologia in campo cinematografico..."
Così è stata annunciata la proiezione di
Toy Story 3 - La Grande Fuga. Davanti ad una folta platea di appassionati, spettatori, bambini (pochi ma presenti) e celebrità si è dato il via all'edizione 2010 del
Taormina Film Fest, diretto da
Deborah Young, giornalista del
The Hollywood Reporter. Per la prima volta si è realizzata una visione 3D di ultima generazione (Dolby 7.1) in un grande scenario all'aperto e con 3000 occhialini preparati per l'evento dalla
Walt Disney Motion Picture Italia. Tra i presenti anche il regista
Marco Bellocchio, l'attore
Francesco Quinn, i giurati, le autorità e il direttore della Walt Disney Europe in persona insieme ad alcuni suoi collaboratori, l'unico forse poco abituato ad eventi del genere che è riuscito ad inciampare sui gradini del palco e quasi a buttare a terra il premio a lui destinato.
Il primo titolo che apre questo festival è
Toy Story 3, in anteprima europea. Non è presente nessuno del team
Pixar che l'ha realizzato per la vicinanza della prima nazionale americana in programma domenica 13 (è il regista Unkrich stesso a rispondermi a questo quesito via Twitter).
Toy Story 3 - La Grande Fuga è un film stupendo. E' rimasta intatta la comicità degli episodi precedenti, e le nuove avventure proposte sembrano seguire a ruota quelle del secondo capitolo, come se non fossero trascorsi undici anni da quest'ultimo. Ma il lungo lasso temporale viene sottolineato bene. Andy, il ragazzino che amava giocare tutti i giorni con Woody e Buzz, è ormai cresciuto, a pochi giorni dal trasferimento al college, e sua madre lo intima di ripulire la sua stanza e conservare o disfarsi di tutto quello che a lui non serve più. Così erroneamente i giocattoli che dovevano finire in soffitta finiscono in un asilo, luogo in cui comincerà tutta la vicenda.
La storia presenta le stesse linee guida del secondo capitolo, ma a parti invertite. Infatti non troviamo il gruppo intento a salvare il cowboy Woody, ma quest'ultimo ad andare in soccorso del gruppo.
Il carisma dei personaggi è rimasto intatto e Tom Hanks si conferma un grande attore. Woody, da lui doppiato in originale, è convincente come non mai. Altra sorpresa è Michael Keaton che impersona egregiamente Ken: si inizia a ridere già dalla sua prima comparsa sullo schermo.
I tempi dei titoli Pixar non sono mai in discussione, così come la comicità, gli omaggi e i riferimenti presenti, ma questo nuovo capitolo riesce a toccare vette che i precedenti raramente sfiorano. Il legame tra i giocattoli e Andy è un filo d'acciaio indistruttibile che alla fine regalerà non poche lacrime. Immagini che segneranno veramente la parola fine di un titolo che è entrato di diritto nell'immaginario di grandi e piccini.
Ultime parole per i primi minuti di animazione proiettati che, come sempre nei titoli Pixar, non riguardano il lungometraggio in oggetto. Il corto
Day & Night è geniale. Inizia e si sviluppa lentamene, miscelando animazioni 3D e 2D come mai sono state utilizzate insieme. La mimica è il protagonista unico del cortometraggio la cui storia, difficile da illustrare a parole, saprà divertire il suo pubblico.
Come sempre, da non perdere i crediti finali in cui troviamo alcune delle scene scartate e altro ancora che non deluderà gli spettatori.
Passando invece al lato tecnico, uno dei quesiti più pressanti era certamente legato alla visione stereoscopica con cui il titolo è stato presentato.
La filiale italiana della
Walt Disney ha fornito tutto il necessario, portando nel suggestivo scenario del Teatro Antico le ultimissime tecnologie in campo di proiezioni stereoscopiche a corredo di ben 3000 occhialini.
Posso affermare che anche se da posizione leggermente decentrata (è pur sempre un anfiteatro!), la visione è stata piacevole e non stancante. Gli occhialini a corredo si presentavano relativamente leggeri e il grande schermo ha ben contribuito alla visione.
Certo dobbiamo ammettere che ci si aspettava più azione per sfruttare appieno questa tecnologia, ma ormai le Major sembrano proporre quanto più possibile queste tecnologie solo per un maggior ritorno economico che altro. Infatti in
Toy Story 3, oltre i primi minuti si poteva veramente fare a meno di questi effetti, poco sfruttati, ma la cosa non ha comunque dispiaciuto.
PS: anche il corto
Day & Night è stato proiettato 3D.
Per un approfondimento, trovate la recensione di
Toy Story 3 - La Grande Fuga in
questa pagina.
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