Un'edizione del
Taormina Film Fest sempre più internazionale, ma un festival che si apre ancora all'insegna del cinema d'animazione, inaugurato quest'anno dall'ultimo sforzo di casa
DreamWorks Animation "
Kung Fu Panda 2", diretto da
Jennifer Yuh Nelson (lo scorso anno ad inaugurare il Festival c'era stato il campione d'incassi
Toy Story 3).
Una presenza, quella degli studios fondati da Spielberg, Geffen e Katzenberg che, a differenza dello scorso anno, ha portato rappresentati di tutto rispetto nella piccola cittadina siciliana. A presentare il titolo infatti erano presenti la regista, uno dei doppiatori, la produttrice e il gran capo e fondatore degli studios d'animazione, ovvero, in ordine,
Jennifer Yuh Nelson,
Jack Black,
Melissa Cobb e
Jeffrey Katzenberg. Certamente più di un semplice gruppo di supporto e promozione della pellicola.
E proprio su quest'ultimo personaggio, di cui negli anni si è letto veramente di tutto riguardo i suoi modi di dirigere gli studios, solo incontrandolo è possibile intuire quanto grande e ingegnosa sia la macchina che guida (e ha creato), ovvero la
DreamWorks Animation. Un impero capace di creare grandi titoli ma di perdersi a volte anche in produzioni ripetitive e di poco rilievo. Ma non è certo questo il caso di
Kung Fu Panda 2.
Si perchè questo titolo, che abbiamo visto in anteprima nella serata inaugurale, ci è piaciuto e, sotto molti aspetti, sorpreso, visto che nessuno si aspettava un seguito di valore rispetto al più commerciale primo capitolo.
Ma andiamo per ordine e ritorniamo alla grande macchina di promozione che ha messo in moto Jeffrey. A traino di questa produzione c'era l'attore californiano
Jack Black, doppiatore del personaggio protagonista e, soprattutto, un artista straordinario e un fattore da non trascurare visto quello che questa persona riesce a suscitare e smuovere. Il pomeriggio di Sabato infatti si apre con la sua
Master Class (incontro e intervista con pubblico e giornalisti), un occasione per capire quanto di Black ci sia nei personaggi da lui interpretati e quanto carisma questo abbia. I suoi incontri sono infatti un vero e proprio show, una performance che non delude e infiamma la platea che lo chiama a grande voce anche la sera, al Teatro Antico, più volte prima della proiezione della pellicola, riuscendo ad oscurare a tratti anche
Monica Bellucci, star della serata.
Scelta dunque più che strategica del gran capo Katzenberg, che mette in condizione chi ha assistito prima all'incontro con l'attore e poi alla proiezione del titolo, di quantificare quanto dell'attore ci sia nel personaggio animato da lui doppiato. Un esperienza unica che alza certamente il livello della pellicola che gli spettatori hanno potuto apprezzare con l'audio originale, dunque senza le modifiche che
Fabio Volo (doppiatore italiano del protagonista) apporterà in meglio e in peggio alla versione italiana.
Piccolo appunto per la visione in 3D della pellicola a cui abbiamo assistito. La premessa è stata fatta dallo stesso Katzenberg, salito sul palco per ritirare un premio consegnatogli dall'americana
Hollywood Report. Il gran capo degli studios ci ha parlato del 3D stereoscopico di nuova generazione che la DreamWorks sta portando in tutti i suoi nuovi titoli (e quì a citato anche il prossimo
Transformers 3 di
Michael Bay), in cui l'esperienza è stata migliorata tanto da non creare problemi anche nelle scene più intense e con tanti elementi in movimento contemporaneamente. Un risultato che può consoderarsi soddisfacente e che ci fa intuire la giusta direzione che questa tecnologia sta prendendo.
Un festival dunque che si riconferma vicino al cinema d'animazione con la speranza che i suoi realizzatori facciano tesoro del consenso di pubblico che le serate d'apertura di quest'edizione, come di quella dello scorso anno, hanno mostrato.
Trovate la recensione in anteprima di
Kung Fu Panda 2 nel nostro archivio in
questa pagina.
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