"..perchè tutte le saghe hanno una fine.. ..prima o poi"
Leo Ortonali, il papà di Rat-Man, è l'ospite d'onore al
Torino Comics 2015. L'occasione è più che ghiotta visto gli ultimi annunci che l'autore e fumettista di Parma ha rilasciato nelle ultime settimane. E l'argomento principe è proprio la fine del suo fumetto più importante, annuncio che riporta la data 1 Aprile e che molti hanno preso come uno scherzo bello e buono. Ma è l'autore stesso ad ammettere che la data è soltanto casuale e il messaggio è invece autentico. Ma facciamo ordine.
L'annuncio: Il numero 109 di Rat-Man inaugurerà la trilogia "La Falena", quella che dovrebbe sancire la fine delle storie (quelle seriali almeno). Trilogia che si concluderà in tre lunghi atti su RM#118 a Gennaio 2017. Ma oggi è l'autore stesso, in conferenza in una gremita sala del Lingotto di Torino, a specificare che le tre parti di quest'ultima saga sono già diventate quattro (un paio di giorni dopo l'annuncio) e che, dunque, la fine sarà posticipata avanti ancora qualche mese. Dunque da quì al 2017 non c'è nulla di certo e altri cambiamenti potranno ulteriormente cambiare le carte in tavola.
L'idea della fine era comunque già nei pensieri di Ortolani. Anche se la cosa potrebbe deludere i fans, Leo ha tenuto a specificare che i suoi lavori collaterali continueranno; parodie, Star Rats e molto altro.
Ma gli sforzi per dare una degna conclusione al "ratto" sono tanti. Tra le poche cose che ci ha anticipato, una su tutte riguarda i toni che il finale avrà. Dopo aver scherzato per molto tempo, specifica, le ultime pagine riporteranno toni più seri e maturi, come le storie più importanti hanno già fatto (
"tipo il Signore Degli Anelli, per fare un esempio" continua Leo). Dunque momenti più solenni, sempre a suo modo, certo, con la possibilità che alla fine qualche lacrima venga versata.
Leo Ortolani è senza dubbio in un momento importante della sua vita e della sua carriera. Una maturità che arriva dopo molti anni e che lo porta anche a sondare nuovi territori, come l'aiuto dato al grande trasformista
Arturo Brachetti di cui ha curato il suo ultimo spettacolo teatrale. Durante la conferenza ci racconta anche dei contatti avuti negli ultimi tempi con l'editore Bonelli, di cui ha molta stima e che (
"..molto probabilmente.." ammette lui stesso) lo porterà a realizzare qualcosa per la storica casa di Tex e Dylan Dog. Ammette anche di aver scoperto solo da poco Diabolik, e che i suoi "studi" in questo momento sono rivolti agli autori americani, bravissimi in campo narrativo, uno degli aspetti più importanti in questo settore. Ortolani spiega che a differenza dei lunghissimi albi con cui i lettori italiani sono da sempre abituati (Bonelli in testa), negli States gli autori hanno a disposizione solo venti pagine, e devono tenere l'attenzione altissima dalla prima all'ultima e far desiderare al lettore il numero successivo. Un operazione (quella di pubblicare brevi albi graffettati da venti pagine) che Ortonali ammette di voler provare prima o poi.
Lo incontreremo comunque ancora sul web, sul suo blog, dove si diverte a lasciare libera la sua creatività sugli argomenti più disparati, film e serie tv in testa. La sua conferenza tra l'altro inizia con
"avete visto, scaric..., The Avengers? è appena uscito, cosa ci fate quì?". Da sempre vicino ai grandi blockbuster che dominano i cinema di tutto il mondo, Ortonali ha portato la sua firma su stupende parodie ed ammette, parlando di "Fast and Furious", che la saga non potrebbe arrivare sulle sue pagine semplicemente perchè non sa disegnare bene le automobili.
Dunque non abbite paura di titoli e titoloni che possono generare tristezza (come quello di questo articolo). La passione di Ortonali è ancora tanta, quella di un autore che, alle porte di un nuovo numero/opera, trascorre i primi giorni nello sconforto più totale, con la testa svuotata da ogni pensiero e che solo dopo aver toccato il fondo risorge, idea dopo idea. Un autore che raccoglie e conserva ogni disegno (anche quelli dei suoi fans), proprio come faceva in giovane età e come la sua stessa madre di tanto in tanto riscopre in quaderni e schizzi perduti di un Leo ragazzino, ma già autore di piccole storie.
Storie che hanno bisogno soltanto di essere lette.
[ Fra ]