21-02-2005
Speciale registi giapponesi
Speciale Registi. Si inaugura la serie di speciali che Animation Italy dedica al mondo dell'animazione e in particolare con l'animazione orientale. Il nostro primo appuntamento riguarderà quattro nomi illustri dell'animazione giapponese conosciuti in tutto il mondo. Hayao Miyazaki, Mamoru Oshii, Katsuhiro Otomo e Rin Taro.
PRIMO SPECIALE DEDICATO AI MIGLIORI REGISTI DEL SOL LEVANTE.
Speciale a cura di: Niccolò Cianchini
Si inaugura la serie di speciali che Animation Italy dedica al mondo dell'animazione e in particolare con l'animazione orientale.
Il nostro primo appuntamento riguarderà quattro nomi illustri dell'animazione giapponese conosciuti in tutto il mondo. Hayao Miyazaki, il papà di Nausicaa, fumettista e regista, entrato dell'olimpo dei grandi dell'animazione e che nel 2005 riceverà il leone alla carriera assegnato dal festival del cinema della laguna; Mamoru Oshii, il cui nome è indissolubilmente legato al capolavoro "Ghost in the Shell"; Katsuhiro Otomo, mangaka, animatore, regista e sceneggiatore, papà del grandioso Akira e dello splendido Metropolis; e infine Rin Taro, il regista del mitico Capitan Harlock e del prima citato Metropolis. Ecco di seguito dunque le rispettive biografie (click sulla foto per accedere):
Hayao MiyazakiMamoru OshiiKatsuhiro OtomoRin Taro
Hayao Miyazaki
Hayao Miyazaki nacque il 5.1.1944 e dopo un'infanzia e un'adolescenza economicamente tranquille, ma segnate dalla lunga malattia della madre (nove anni con una forma di tubercolosi), nel 1963 si laurea in Economia e Scienze Politiche. Gli anni passati in ospedale, accanto alla figura materna, sotto molti aspetti, sono celebrati in My Neighbor Totoro in quanto sono in molti a sottolineare l'aspetto autobiografico di questo anime. La relazione con la madre, resa particolare per via della malattia, si ritrova nella relazione tra Nausicaä e la madre nel manga e in Totoro ricorre il motivo "La mamma è via a causa della malattia". La visione dell'anime "Hakuja Den", (diretto da Taiji per la Toei Douga nel 1958), fece nascere il suo interesse per l'animazione: decise che voleva diventare un artista dei comics ma ben presto scoprì di non saper disegnare!!.
Ai tempi dell'università Hayao trovò lavoro presso la Toei Douga (Toei Animation) e fu dapprima assegnato a Watchdog Bow Wow e poi passò alla serie televisiva Wolf Boy Ken: iniziò a svolgere attività sindacale all'interno della ditta e si avvicinò sentimentalmente a Akemi Ota, una collega animatrice. Finita la guerra fu permessa la nascita dei sindacati e molti di essi furono diretti da giovani comunisti o simpatizzanti comunisti e Miyazaki, assieme a Takahata, fu uno di essi. Le prime opere in cui Miyazaki fu impegnato, come Horus
o Conan, mostrano in qualche modo la sua fede politica; una volta disse che non era neppure convinto a fare di Nausicaä una principessa in quanto ne «faceva di lei una appartenente ad una elite». Pom Poko in fondo non è altro che la storia di come avessero fallito i movimenti liberali nel Giappone post bellico, secondo il punto di vista di Miyazaki.
Nel gennaio del 1967 nasce il primo figlio e nel 1969 esce The Flying Ghost Ship. Nel 1969 nasce anche il secondo figlio. Nel 1971, Hayao lasciò la Toei Douga per unirsi a Takahata e Otabe alla A-Pro. Fece un viaggio in Svezia per assicurarsi i diritti di
Pippi Calzelunghe, ma il tentativo non ebbe successo.
Nel 1973, il gruppo Miyazaki/Takahata/Otabe lascia la A-Pro per passare alla Zuiyo Pictures. Nel mese di luglio si recò in Svizzera per ispirarsi nei disegni di scena di Heidi: Girl of the Alps. Nel 1975, Hayao fu di nuovo in viaggio all'estero, questa volta in Italia e in Argentina, per prepararsi a Three Thousand Miles in serch of Mother (Marco) (sceneggiato tratto da Dagli Appennini alle Ande, di De Amicis). Nel 1980 diresse sotto lo pseudonimo di Telecom gli episodi 145 e 155 della serie televisiva Lupin III. Nel 1983 si iniziò la lavorazione di Nausicaä of the Valley of the Wind.
Takahata divenne il produttore del film e come studio di produzione fu scelta la Topcraft. Il fratello più giovane di Hayao, Shirou, lavorava presso la Hakuhoudo (la seconda agenzia pubblicitaria del Giappone), così non può sorprendere il fatto che la Tokuma e la Hakuhoudo si unissero per la realizzazione di Nausicaä.
In Luglio morì la madre all'età di 71 anni. Nel 1985 viene fondato lo Studio Ghibli per produrre Laputa: Castle in the Sky e in Maggio Hayao è in Galles per preparare le ambientazioni del nuovo anime. Verso
la fine degli anni 80 e l'inizio degli anni 90, Miyazaki arrivò alla conclusione che il marxismo e il materialismo storico fossero errati. Fu un ribaltamento che è chiaramente visibile nel manga di Nausicaä.
I suoi film sono sempre ottimisti in quanto preferisce che essi dicano «vorrei che esistesse questa gente, queste cose, questo mondo...» piuttosto che dire «le cose stanno così». I suoi film sono per bambini e per ragazzi e crede che sia importante che loro osservino il mondo in modo positivo e che abbiano una speranza. I suoi manga, invece, esplorano il lato oscuro della natura umana fatto di violenza, odio, rabbia, grettezza, stupidità , guerra... ma anche così rimane ottimista in quanto mostra la fede incrollabile nello spirito umano e nel desiderio di vivere.
Dopo Mononoke Hime si è dedicato alla realizzazione di corti da proiettare nel "Ghibli Museum" che verrà aperto nel 2001. I film saranno basati su libri per l'infanzia. Il 13 dicembre 1999 lo Studio Ghibli, in una conferenza, annuncia il successivo film di Miyazaki il cui titolo è Sen to Chihiro no Kamikakushi (Spirited away). L'annuncio arriva dopo che tutti erano convinti che Miyazaki si fosse ritirato in quanto dopo Mononoke Hime aveva affermato che quello era l'ultimo film che avrebbe fatto in quel modo. Intendendo solo che non avrebbe
più soprasseduto tutte le fasi di lavorazione del film, intervenendo direttamente nella rielaborazione dei disegni e dei singoli fotogrammi (cosa che era avvenuta per tutti i suoi film). Il resto è storia recente: nel 2001 esce "La Città incantata - Spirited away" che fa incetta di premi: Orso d'oro al festival di Berlino, Oscar come miglior film d'animazione.
Nel 2004 è uscito il un suo ulteriore lavoro dal titolo "Howl's Moving castle".
Filmografia Essenziale:
1971: Rupan Sansei (Lupin III) - ep. 7-23
1976: Marco dagli Appennini alle Ande - Art director e layout
1977: Araiguma rasukaro Rascal (Rascal il mio amico orsetto) - Key animator
1978: Mirai shonen Conan (Conan il ragazzo del futuro) - 26 episodi
1979: Akage no An (Anna dai capelli rossi) - Art director e layout ep.1-15
1979: Lupin: Il castello di Cagliostro
1980: Rupan Sensei (Lupin III) - ep.145-155
1980: Sherlock Holmes - 24 episodi
1984: Nausicaa della valle del vento
1986: Laputa, il castello nel cielo
1988: My neighbour Totoro
1989: Kiki delivery's service
1992: Porco Rosso
1997: Princess Mononoke
2001: Spirited away (La Città Incantata)
2004: Howl's moving castle
ritorna in testa
Mamoru Oshii
Nato a Tokyo nel 1951,appassionato di cinema sin da giovane, Mamoru Oshii ha seguito vari corsi di cinematografia per approdare all'animazione nell'equipe della Tatsunoko, una delle case di produzione più attive nel mercato nipponico, all'interno della quale ha partecipato alla realizzazione della seconda serie di Gatchaman.
Si è in seguito trasferito allo studio Pierrot per lavorare a differenti progetti, fra i quali la serie di Lamù. Ha acquisito notorietà dirigendo i due film di Lamù ("Only you" e "Beautiful Dreamer") dai quali si poteva già intravedere buon parte della misura del suo talento. Il secondo film, in particolare, si faceva notare per la capacità di Oshii di trasformare il già folle universo di Lamù in un delirio fuori dal comune. Nella sua carriera Oshii ha affrontato gli stili più disparati; ha realizzato un film molto artistico, Tenshi no Tamago, ma nello stesso tempo si è preso carico degli episodi molto commerciali di Patlabor, approntati per il mercato delle videoteche. Ha inoltre realizzato film con attori e si è perfino concesso lo sfizio di disegnare qualche manga sulla rivista Animage.
Nel 1989 appariva quasi naturale che si affidasse proprio a Oshii la realizzazione del primo film di Patlabor, visto che lui stesso fosse uno degli artefici perchè appartenente al gruppo Headgear. Oshii ne ha approfittato per uscire dal puro tecnicismo avventuroso degli episodi video per impregnare il film di riflessioni e di riferimenti religiosi, che aumenteranno nel secondo lungometraggio della serie, Patlabor II, del 1993. E' del tutto naturale che neppure Ghost in the shell (1995) si sottragga a questa atmosfera un pò mistica e oscura, pervasa di grande inquietudine, lungometraggio che più di ogni altro lo colloca saldamente nell'olimpo dell'animazione niponica. Seguirà poi anche il seguito "Ghost in the Shell:Innocence" presentato al festival di Cannes e già considerata un'altra grandiosa opera.
Mamoru Oshii insomma, come Hayao Miyazaki e Osamu Tezuca, fa parte di quel raro gruppo di autori dell'animazione giapponese che fanno sentire la loro presenza in tutti i lavori che realizzano.
Filmografia Essenziale:
1978: Gatchaman II (La battaglia dei pianeti)
1979: Zendaman
1981: Nils Holgersson (Il film)
1983: Uruseiyatsura: Only You (Lamù)
1984: Uruseiyatsura II: Beautiful Dreamer (Lamù)
1985: Tenshi no Tamago
1987: Twilight Q 2
1988: Kido Keisatsu Patlabor (AOV)
1989: Patlabor: Babylon Progect
1991: Gosenzo Sama San Banzai!
1992: Talking Head
1993: Patlabor 2
1995: Ghost in the Shell
1998: Jin-Roh (sceneggiatore)
2001: Avalon (film)
2004: Ghost in the Shell 2: Innocence
ritorna in testa
Katsuhiro Otomo
Nato nel 1954 nella prefettura di Miyagi, Katsuhiro Otomo inizia la sua carriera nel 1973 come autore di fumetti e da quel momento diviene uno degli artisti più gettonati del panorama mondiale nonchè uno dei registi più apprezzati dell'industria dell'anime giapponese.
Nel 1983 vince il Japan Sci-Fi Grand Prix con Domu e nello stesso anno fa il suo esordio la serie Akira. Il suo primo lavoro nel campo dell'animazione è come character designer in Harmageddon, diretto da RinTaro nel 1983. Nel 1988 esce la sua opera prima da regista, ancora oggi un mito, "Akira" che diventa un successo nel mondo intero e gli procura vari riconoscimenti internazionali.
I suoi lavori successivi ad Akira sono la commedia Roujin Z, Perfect Blue, Spriggan, Robot carnival, Neo-Tokio e Memories. Partecipa come sceneggiatore in un altro memorabile film Metropolis (2001) di Osamu Tezuca, diretto da RinTaro. Nel 2004 esce finalmente il suo ultimo progetto: "Steam Boy" di cui firmerà la regia, dopo un travaglio durato 10 anni e 22 milioni di dollari di produzione, un lungometraggio alle cui spalle aleggia ancora lo spettro di Akira, ma che a differenza di quest'ultimo la storia risulta più scorrevole e con un finale meno enigmatico.
Filmografia Essenziale:
Regista:
1982: Jiyû o warera ni (Give me a Gun, Give Me a Freedom)
1987: Meikyû monogatari (segmento "The Order to Cease Construction")
1987: Robotto kânibaru (segmenti "Coming Soon" e "See You Again")
1988: Akira
1991: Warudo apaatoment hora (World Apartment Horror)
1995: Memories (segmento "Cannon Fodder")
2004: Steamboy
Sceneggiatore:
1979: Kôkô Erotopia: Akai seifuku
1981: Shuffle
1982: Jiyû o warera ni (Give Me a Gun Give Me Freedom)
1987: Meikyû monogatari (segmento "The Order to Cease Construction")
1988: So What
1988: Akira
1988: Fushigi monogatari: Hachi neko wa yoku asagata kaette kuru
1991: Rôjin Z
1995: Memories (segmenti "Stink Bomb" e "Cannon Fodder")
2001: Metropolis
2004: Steamboy
ritorna in testa
Rin Taro
Nato nel 1941 a Tokio, RinTaro arriva alla Toei Animation nel 1958; nel 1960 lavora per la Mushi production del maestro Osamu Tezuka: qui dirige gli episodi di opere classiche dell'animazione giapponese come Astro boy e Kimba, il leone bianco. Dirige anche episodi di molte altre serie televisive: su tutte Capitan Harlock (1978), del grande Leji Matsumoto.
Negli anni settanta RinTaro si conferma come uno dei migliori registi di anime televisivi. Basta ricordare il capolavoro Galaxy Express 999 (1979 - ancora di Matsumoto) e fra gli altri Harmageddon (1983); La spada di Kamui (1985); Phoenix (1986) e X:The movie.
E' storia di oggi la sua firma sulla regia di Metropolis, ancora un opera di Tezuca, alla quale collabora come sceneggiatore il regista del capolavoro Akira: Katsuhiro Otomo.
Filmografia Essenziale
1963: Tetsuwan atomu (Mighty Atom) TV Series (episode 4)
1964: Tetsuwan Atom: Uchû no yûsha (Astro Boy)
1978: Uchû kaizoku Captain Harlock - TV Series
1978: Space Pirate Captain Harlock: The Mystery of the Arcadia
1979: Ginga tetsudô Three-Nine (Galaxy Express 999)
1981: Galaxy Express 999: Last Stop Andromeda
1983: Harmagedon: Genma taisen (Armageddon: The Great Battle with Genma)
1985: Kamui no ken (Dagger of Kamui)
1986: Hi no tori: Hôô hen (Firebird: Karma Chapter)
1987: Meikyû monogatari (segmento "Labyrinth-Labyrintos")
1989: Shinsaku jungle taitei - TV Series
1991: Dragon Quest: Dai no daibôken
1994: Shin Kujaku ô 1: Tenma fukkatsu (Peacock King: Spirit Warrior 1)
1994: Shin Kujaku ô 2: Tenma fukkatsu (Peacock King: Spirit Warrior 2)
1994: Final Fantasy: Legend of the Crystals
1996: X
1997: Alexander Senki (Alexander) - TV Series
2001: Metropolis
2002: Space Pirate Captain Harlock: The Endless Odyssey
ritorna in testa
Speciale a cura di: Niccolò Cianchini
Leggi l'articolo completo...