13/02/2021

Cinematography: Dolly Zoom

Inauguriamo oggi una nuova rubrica dedicata ad argomenti più professionali. Dei tutorial avanzati su tecniche utilizzate nell'industria delle produzioni animate. Cinematography in Animation Industry oggi ci parla del Dolly Zoom.



"Un concentrato di emozioni.", ecco cosa mostra il Dolly Zoom. Anche se non conosci la tecnica, la percepisci quando viene utilizzata, specialmente se utilizzata in una produzione "animata".

La tecnica è stata messa a punto nel 1957 da Irmin Roberts e utilizzata poi in numerosissime pellicole. E' fondamentalmente divisa in due parti, come il nome stesso suggerisce: Dolly e Zoom. Il primo è un movimento di camera (nei film con attori dal vivo di solito è montata su un carrello) mentre il secondo, più complesso, viene effettuato dalle lenti dell'obiettivo.

Quando viene applicata questa tecnica le due operazioni appena descritte si muovono l'una opposta all'altra. Se si vuole "condensare lo spazio" si usa il dolly all'indietro e il zoom-in. Se si vuole "espandere lo spazio" si invertono queste due tecniche.

Se queste tecniche sono legate alle emozioni di un personaggio, quest'ultimo si troverà sempre a fuoco e nelle stesse proporzioni in mezzo a questi due movimenti.

Nelle produzioni animate in computer grafica gestire questa tecnica è molto semplice, in quanto la camera è virtuale. Qualcosa di più complesso invece nelle produzioni con disegni bidimensionali, principalmente perchè lo sfondo non ha nulla di tridimensionale.

Jesse Tribble, autore di questo speciale, analizza una delle scene inziali de Il Re Leone (1994) in cui i registi vogliono catturare l'attenzione dello spettatore e legarla al piccolo protagonista per enfatizzare l'evento che sta vivendo.

Si inizia dalle classiche tecniche di animazione frame dopo frame, muovendo lo sfondo composto da una singola immagine, sotto gli elementi (cell) in primo piano, per arrivale alle prime tecniche di zoom frontale utilizzando diversi "livelli" in cui è diviso lo sfondo, tecnica messo a punto da Walt Disney.

Il mondo digitale offre illimitate opzioni per i movimenti di camera in un enorme sandwich tra elementi in primo piano, in mezzo, sullo sfondo fino al cielo come ultimo sfondo. Ma questo non è sinonimo di semplicità. Occorre infatti conoscere bene gli elementi per capirne la corretta messa a fuoco, l'esposizione, l'illuminazione molto altro ancora.


[ Fra - fonte Jesse Tribble ]

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