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Speciale Future Film Festival 2006
29 Dicembre 2005

Speciale Future Film Festival 2006

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Dal 18 al 22 Gennaio 2006 sarà al via l'8° edizione del Future Film Festival: l'appuntamento con il cinema d'animazione e fantascienza tra passato e futuro, diretto da Giulietta Fara e Oscar Cosulich. Anche quest'anno a Bologna non mancheranno ospiti d'eccezione, omaggi, speciali e succose anteprime, il tutto all'insegna delle "macchine del tempo"...
All'interno anche l'intervista all'organizzatrice del festival Giulietta Fara e al gruppo degli Elio e Le Storie Tese.

Storie di fantasmi e macchine del tempo targate F al cubo.

Dal 18 al 22 Gennaio 2006 sarà al via l'8° edizione del Future Film Festival.

L'appuntamento con il cinema d'animazione e fantascienza tra passato e futuro, diretto da Giulietta Fara e Oscar Cosulich. Anche quest'anno a Bologna non mancheranno ospiti d'eccezione, omaggi, speciali e succose anteprime, il tutto all'insegna delle "macchine del tempo".

S C E G L I
FUTURE FILM FESTIVAL
INTERVISTA A GIULIETTA FARA (Organizzatrice del festival)
INTERVISTA A GLI ELIO E LE STORIE TESE (Terkel)

Si perchè sarà proprio il tema di quest'edizione a guidare
gli spettatori e con un ipotetico "viaggio nel tempo" con una retrospettiva dedicata alla cinematografia fantascientifica da sempre molto vicina a questo tema. "A tutt'oggi ci sono due modi di viaggiare nel tempo: uno fantastico e uno fantasioso. Il primo non richiede nulla se non una botta in testa, un sogno, un incantesimo; il secondo richiede una macchina che attivi lo scarto cronologico trasportandoci attraverso di esso". Questo è quanto ci dice Franco La Polla, il curatore della retrospettiva.


Quest'anno il FutureFilmFestival rende omaggio al folklore nipponico e in particolare alle storie di fantasmi e spettri del folklore del sol levante. Uno sguardo al passato con film horror come Jigoki e novità come Kairo, Operetta Tanukigoten e Yokai Daisenso.
Omaggio all'autore danese Jannik Hastrup e ai suoi lungometraggi e cortometraggi che verranno proiettati in questa edizione del festival. Praticamente sconosciuto nel nostro paese, l'artista arricchisce sempre i suoi lavori con temi d'attualità come le guerre, la crudeltà, il rispetto della natura ecc. Un interessante momento per confrontare le immagini con l'autore, presente al festival.

Passion Pictures e Tandem Films saranno invece tra le teste di serie dello speciale omaggio all'animazione targata "regno unito". Con la fama conquistata in patria, disegni ed effetti speciali varcano la manica per portare a tutta l'Europa e oltre l'esperienza che sempre più clienti, siano questi appartenenti al mondo pubblicitario, cinematografico o musicale, ricercano. Videoclip, cortometraggi e altro materiale sarà presentato a corredo.
Oltre all'animazione UK, un omaggio sarà presentato anche all'animazione cecoslovacca, e in particolare al maestro dei pupazzi Jiri Trnka e alla scuola di cinema Famu di Praga.


Come ogni anno non mancheranno gli incontri con rappresentanti dei maggiori studi di animazione e effetti speciali del mondo. In quest'ottava edizione del festival troveranno spazio incontri e workshop con l'inglese Aardman Animation Studios, con Carlos Grangel (ultima la sua collaborazione in "La Sposa Cadavere" di Tim Burton), con la nota agenzia specializzata in effetti speciali Moving Picture Company. Immancabile la presenza di studi del calibro di Pixar, che presenterà in anteprima un nuovo corto animato, di Blue Sky Studios per il nuovo atteso capitolo dell' Era Glaciale, ma anche di Weta Digital, curatrice questa stagione degli effetti di "King Kong" e del primo "Le Cronache di Narnia". Ultimo, ma non ultimo per importanza, l'incontro con Kyle Cooper, fondatore di Prologue Film e Imaginary Forces, grafico prolifico noto per essere il creatore di titoli di testa di pellicole come Seven, Spider-Man, Mission Impossible, Spawn, ecc.

Agricultural Report (short)
Il festival si snoderà nelle classiche sezione che ormai ogni anno contraddistinguono la kermesse. Il Digital Award, quest'anno giunto alla settima edizione; il Future Film Short, dedicata a cortometraggi provenienti da tutto il mondo; Future Web Festival, sezione orientata alla rete e ai siti con contenuti innovativi; Futuro dei Toons, un ritorno alla sezione dedicata all'animazione sul piccolo schermo; Future Film Game, finestra sul mondo dei videogames; e infine la sezione che lo scorso anno ha ricevuto ottimi consensi, proiezioni e incontri tra i giovani creativi e le grandi figure dell'animazione europea per meglio imparare a "creare un cortometraggio d'animazione".


Ogni anno Future Film Festival dedica uno spazio speciale all'animazione indipendente. Quest'anno è la volta di Pic Pic Andrè Productions, la società degli animatori belgi indipendenti Vincent Patar e Stéphane Aubier. I due autori, coetanei e conosciutisi ai tempi dell’università, lavorano assieme dal 1988, anno in cui realizzarono il loro primo cortometraggio "Pic Pic Andrè Shoow".

MindGame
Interesse di testa dell'intero festival saranno comunque le anteprime, e quest'anno i titoli sono davvero notevoli. Interessantissimo il titolo "Shin Angyo Onshi" (2004) di Joji Shimura, tratto da un fumetto coreano e trasportato in anime da un produttore giapponese. Il lungometraggio segna un grande passo avanti nella collaborazione tra i due paesi.
Di stampo un pò più drammatico/filosofico il lungometraggio giapponese "Nitaboh" (2004) di Akio Nishizawa, prima opera della rete di scuole private WAO Corporation.

Soggetti più rotondi e divertenti saranno i protagonisti di "Mc Dull, Prince de la Bun" (2004) di Toe Yuen, lungometraggio realizzato ad Hong Kong che racconta la storia di una madre intenta nell'illustrare le gesta del marito, un principe, al giovane figlio.

Anteprima interessante sarà anche "Wallace and Gromit: La Maledizione del Coniglio Mannaro" (2005), ultima fatica in stop-motion del noto studio inglese Aardman Animation che ha come protagonisti i più famosi personaggi mai creati con questa tecnica d'animazione; lungometraggio che arriverà negli schermi italiani a Marzo.

Terkel!
Altro titolo molto interessante sarà "Terkel" (Terkel in trouble - 2004) il lungometraggio danese molto "politicaly uncorrect" campione di incassi in patria. Opera d'animazione in 3D che narra le disavventure di un ragazzino alle prese con il noto problema del bullismo a scuola. Il lungometraggio sarà nei cinema italiani a Febbraio, prima opera distribuita da Officine Ubu e interamente adattata e doppiata (brani inclusi) da Elio e Le Storie Tese, tra l'altro anche loro presenti al festival.
"Nyócker! (The District)" (2004) di Áron Gauder è il lungometraggio ungherese realizzato con particolari tecniche d'animazione che vede protagonista alcuni ragazzi che abitano il distretto 8 di Budapest alle prese con le loro lotte quotidiane, a suon di rap.

Gisaku
"Gisaku" (2005) è il nuovo lungometraggio della spagnola Filmax Animation e diretto da Baltasar Pedrosa, un vero e proprio anime disegnato in cell animation prodotto in Spagna.
Lungometraggio interessante sarà anche il giapponese "MindGame" (2004) dello Studio 4°C che vanta una sperimentazione visiva particolare, nonchè una storia che rappresenta un viaggio attraverso pensieri e flash cerebrali che daranno del filo da torcere all'attenzione degli spettatori. L'anime è tratto dal manga underground di Nishi Robin.
Faranno parte delle anteprime anche l'ultimo "Inuyasha The Movie - L'Isola Del Fuoco Scarlatto" (2004) di Toshiya Shinohara, ultimo lungometraggio che ha come protagonista il noto mezzo demone nato dalla penna di Rumiko Takahashi, personaggio e serie televisiva cui sarà dedicata, venerdì 20, un intera giornata. Chiude "Yo-Rahd - Un Amico dallo Spazio" (2005) di Camillo Teti e Victor Rambaldi che ha come protagonista un baby-extraterrestre da poco sul nostro pianeta. Nome di rilievo presente all'interno della produzione è quello di Carlo Rambaldi, papà di E.T., qui nei panni di character design.

Aeon Flux
Tra le pellicola live-action da segnalare Aeon Flux" (2005) di Karyn Kusama, ma con script e storia nati dalla mente di Peter Chung, regista di "Alexander" (1997), uno dei segmenti di "Animatrix" (2000) e dell'omonima serie da cui prende il titolo anche il film, serie prodotta e trasmessa in America dalla rete MTV. La protagonista della pellicola è una Charlize Theron in forma atletica strepitosa, combattere per vendetta in un futuro non tanto prossimo.

"Zathura" (2005) è invece la naturale evoluzione di quel Jumanji" (1995) con Robin Williams. Questo nuovo capitolo, che ha dietro gli stessi produttori del prima citato film e che arriverà nei nostri cinema ad Aprile, ambienta l'intero gioco tra le stelle. Due bambini all'interno della loro casa che, una volta trovata la magica scatola, verranno catapultati nello spazio tra mille pericoli nella speranza di riportare la loro casa nel posto originario.

MirrorMask
Kyashan – la rinascita (Casshern) di Kiriya Kazuaki, è un film ibrido di animazione e live action che si rifà ad una serie animata degli anni settanta, che si preannuncia fortemente coinvolgente. Racconta la storia di una nuova razza di mutanti pronti a distruggere la razza umana e del figlio del loro creatore, Tetsuya, morto in battaglia, tornato in vita per dare una speranza alla sua gente.
Tra le anteprima troveremo anche il suggestivo MirrorMask di Dave McKean, che racconta la storia di una ragazzina, Helena, figlia di circensi, che si troverà a vagare nell'immaginario mondo delle Terre Oscure, un luogo fantastico abitato da creature altrettanto fantastiche, e a scontrarsi con il potere della MirrorMask per tornare nel suo mondo reale; un viaggio onirico tra l'animazione digitale.

Adesso passiamo a sentire la voce degli organizzatori sul FFF: Giulietta Fara

AnimeIta: Ottavo anno, fantasmi e macchine del tempo: che Future Film Festival ci attende?

Giulietta Fara: Un Festival, come ogni anno, con l'ambizione di toccare tanti temi diversi e di soddisfare le curiosità di tanti pubblici diversi: dai videogiochi agli omaggi al cinema con effetti speciali e di fantascienza, dall'animazione americana a quella d'oriente, fino ai territori più sconosciuti dell'animazione cecoslovacca e danese. Il gioco di incastri tiene sempre presente però la caratteristica maggiore del FFF: garantire al pubblico e agli accreditati una folta schiera di incontri con gli ospiti, provenienti da tutto il mondo, per chiacchierare delle nuove frontiere del digitale, di come sta cambiano il panorama del cinema e degli effetti speciali, e di come stanno procedendo parallelamente tanti settori quali videoclip, spot, sviluppo di nuove tecnologie applicate alla vita quotidiana, videogames.

AnimeIta: L'occhio al mondo animato quest'anno sembra maggiormente orientato alle produzioni europee. Il vecchio continente comincia ad alzare la testa stretto tra i colossi d'animazione occidentali ed orientali?

Giulietta Fara: L'Europa sconta un gravissimo ritardo nelle produzioni d'animazione per il cinema e per la tv, e non certo per colpa dei creativi: scuole, produttori, distributori contribuiscono a tenere questo settore molto poco sviluppato, in particolare in Italia. E' vero però che ultimamente l'Europa si allea con paesi anche extra europei, che le consentono di produrre animazione di qualità: il problema infatti non è solo la produzione di animazione, ma la sperimentazione sulla qualità... Gisaku, Wallace & Gromit La maledizione del Coniglio Mannaro, Terkel sono esempi molto significativi di una creazione molto particolare e riuscita di film d'animazione europei. Al festival presentiamo anche due grandi retrospettive su due autori che invece hanno saputo sperimentare molto: Jannik Hastrup e Jiri Trnka: sperando che questi maestri possano essere d'esempio per le nuove generazioni non solo di autori ma soprattutto di produttori.

AnimeIta: Tra gli ospiti più illustri chi incontreremo al festival e in quale occasione?

Giulietta Fara: Ospiti illustri per il Festival sono i tecnici, gli animatori, i registi, i character designer che lavorano nel settore del cinema, sia esso con effetti speciali, d'animazione o altro. Carlos Grangel, character designer de La Sposa Cadavere di Tim Burton, è uno di questi. Ma anche Tom Cardone della Blue Sky, presente al FFF per parlare del nuovo attesissimo capitolo de L'Era Glaciale. Ancora, quest'anno il FFF ospiterà due workshop della Aardman, uno per ragazzi e un altro per adulti, per lavorare e giocare con la plastilina. Ci sarà anche modo di vedere gli effetti speciali degli ultimi film adesso in sala, come King Kong con Matt Aitken della Weta Digital, Le Cronache di Narnia con Andrea Maiolo della Industrial Light and Magic, Harry Potter e il Calice di Fuoco con Stuart Lashley della Moving Picture Company. Ci saranno anche molti autori, da Andrew Jimenez della Pixar Animation Studios a Bruno Bozzetto, Silvia Pompei, David Vecchiato, Elio e le Storie Tese, Fabrizio Mazzotta, Leo Ortolani, Carlo Rambaldi, Giuseppe Palumbo e altri ancora.

AnimeIta: Sembra ritornare d'attualità "l' hand made", il fatto a mano, a discapito del sempre più osannato digitale. Aardman con il loro nuovo lungometraggio in stop-motion e i grandissimi sforzi fatti dalla Weta Workshop per avere un maggior realismo in Narnia e King Kong confermano questa tendenza. E il Future Film Festival non sta a guardare...

Giulietta Fara: E' vero che l'animazione in stop motion sta tornando alla ribalta con film quali La Sposa Cadavere di Tim Burton e Walace e Gromit - La maledizione del Coniglio Mannaro: è per questo che il FFF ripropone l'opera omnia del grande autore cecoslovacco Jiri Trnka, che nel campo dell'animazione a pupazzi sperimentò tantissimo. Ma è anche vero che l'hand made viene poi modificato e ritoccato in digitale oggi, fino a cancellare in parte le impronte digitali sulla plastilina, o i difetti dei pupazzi.
Anche di questo si parlerà al FFF quest'anno.
Per quanto riguarda invece la tendenza al fotorealismo di molti film live action con effetti speciali, è testimoniata al FFF con Narnia, con Harry Potter ma anche con il King Kong di Peter Jackson.

AnimeIta: Ma il FFF non è solo omaggi, incontri e anteprime. Sempre più spazio trovano le sezioni "Digital Award", "Future Web Festival", "Il Futuro dei Toons", "Future Film Game" e il "Future Film Short". Che novità ci sono in quest'edizione?

Giulietta Fara: Le sezioni storiche del Festival hanno negli anni alterne vicende: ultimamente si sono ingrandite e riempite di contenuti sia la sezione Digital Award dedicata a spot e sigle tv italiane, sia la sezione Future Film Short, con 109 cortometraggi selezionati su oltre 200 arrivati al Festival. Il Futuro dei Toons è invece una sezione che da sempre è stata molto piena, con serie tv in anteprima italiana dall'oriente, soprattutto dal Giappone; quest'anno ci saranno anche serie europee o americane, a testimoniare un aumento nella qualità produttiva in questo settore. Una maratona in particolare, dedicata ad Haibane Renmei, renderà questa sezione davvero speciale quest'anno.
Per quanto riguarda il Future Web Festival, la sezione sta cambiando volto a seconda delle esigenze e delle tendenze degli ultimi anni: da vetrina delle produzioni per il web a concorso per siti internet, fino ad avere anche nella parte convegnistica un rilievo non da poco: una intera giornata, il sabato, sarà dedicata interamente al web, con una tavola rotonda al mattino per fare il punto sulle nuove interazioni web-tv, mentre al pomeriggio si terrà un workshop con il guru del web e fondatore di Crash!Media Craig Swann.

AnimeIta: Tante novità quest'anno tra le anteprima. Ma è d'obbligo menzionare "Shin Angyo Onshi", un anime che segna un passo importante nella collaborazione di due paesi come Giappone e Corea tra cui non è sempre scorso buon sangue. Cosa può dirci a proposito?

Giulietta Fara: Infatti Shin Angyo Onshi è il primo film prodotto "alla pari" da Giappone e Corea del Sud. In particolare, la fonte di partenza è un manwha (il fumetto coreano di chiara ispirazione manga) di grande successo in patria e uno dei primi ad essere pubblicato su una rivista ufficiale giapponese della Shogakukan incontrando subito fama. Negli ultimi anni si è visto un importante riavvicinamento culturale tra i due paesi orientali, soprattutto a livello cinematografico, ma ormai in tutti i campi della narrativa popolare si può notare uno scambio continuo d'influenze, dove il ruolo della Corea ha sempre maggiore importanza.
La storia del manwha originale, sceneggiato da Youn In-wan e disegnato da Yang Kyung-il (autori anche di Island), si ispira al fantasy di stile giapponese, e viene adattato in animazione da uno staff in larga parte giapponese, come il
regista Shimura Jôji, e il supervisione alle animazioni Hongo Mitsuru, noto per la regia di Sakura Wars - The Movie, Shamanic Princess e Spirit of Wonder.

(la risposta è stata redatta da Luca Della Casa, del Future Film Festival).

AnimeIta: Altro titolo di rilievo è "Terkel", primo lungometraggio danese realizzato totalmente in CG, con una storia molto "politicaly uncorrect" e affidato, nella versione italiana, agli altrettanto "politicaly uncorrect" quali gli "Elio e le Storie Tese", tra l'altro anch'essi presenti al festival. Cosa ci dobbiamo aspettare?

Giulietta Fara: La serata di venerdì è totalmente improntata al cartoon political uncorrect: assieme all'anteprima di Terkel, ci sarà anche quella di The District, un film ungherese realizzato con tecniche miste tra cui il computer, e che a ritmo di rap racconta la storia devastante, terribile e comica allo stesso tempo di un gruppo di ragazzini alle prese con la povertà e l'istino di sopravvivenza. C'è da aspettarsi il peggio, come sempre, quando ci sono Elio e le Storie Tese!

AnimeIta: Passato il 2005 si tirano le somme e, di rilievo, la notizia che la pellicola più vista al cinema è proprio un lungometraggio d'animazione (Madagascar della DreamWorks), e il 2006 sarà uno degli anni record per la presenza ai botteghini di lungometraggi. Anche l'Italia comincia a dare importanza al cinema d'animazione?

Giulietta Fara: Come dicevo, non mi pare proprio che l'Italia come sistema produttivo abbia iniziato a dare importanza ai film d'animazione, ma come sempre il pubblico supera questo problema, diventando invece grande appassionato d'animazione, anche quella targata per adulti, senza farsi sconvolgere se non ci sono più le belle commedie con i Blues Brothers ma un manipolo di pinguini e lemuri ad intrattenerlo. Potendo scegliere, il pubblico preferirà sempre film fatti bene, siano essi comici o drammatici, e soprattutto in grado di comunicare delle emozioni. Spero che, con tutto questo successo per l'animazione in sala, anche l'Italia si decida a produrre in questo settore, senza però cercare di scimmiottare le produzioni americane o di altri paesi, ma trovando una propria strada. Ormai, anche paesi come la Corea, spesso abituati a produrre animazione per conto terzi, stanno invece trovando una loro via originale, a volte persino rivolta al recupero della loro tradizione.


Ringraziamo Giulietta Fara, organizzatrice del festival, per la sua collaborazione e vi diamo appuntamento al Future Film Festival a Bologna dal 18 al 22 Gennaio 2006.

......


Adesso andiamo ad ascoltare le voci degli ELIO E LE STORIE TESE, il gruppo musicale milanese che ha adattato e doppiato il lungometraggio danese "Terkel".

AnimeIta: Elio e le Storie Tese e un lungometraggio d'animazione: com'è avvenuto l'incontro?

Elio: Stavamo camminando nella nostra città, una città arida, generosa, ospitale, diffidente, gigantesca, microscopica e normale; quand'ecco profilarsi all'orizzonte la sagoma inconfondibile di un lungometraggio d'animazione danese. Sulle prime abbiamo provato a scantonare, come fai quando incontri un conoscente che non hai voglia di salutare. Lui però (il lungometraggio) ha fatto la stessa cosa e ci siamo ritrovati sullo stesso marciapiede. Dopo un
momento di smarrimento siamo scoppiati a ridere abbracciati, e abbiamo capito che la nostra collaborazione era scritta nelle stelle.

AnimeIta: Qual'è il vostro rapporto con l'animazione? Conoscete gli "anime" (animazione giapponese) o siete fermi a "Heidi con le caprette che fanno ciao"?

Rocco Tanica: Il nostro rapporto con l'animazione è sempre stato controverso. Quando facevamo animazione nei villaggi (primi anni '80) prediligevamo la corsa dei paguri e il gioco in cui bisogna far scoppiare il palloncino tenuto in grembo dal/la compagno/a sedendovici sopra.

Christian Meyer: L'argomento "anime" è strettamente legato al nostro rapporto con l'aldilà. Non a caso il nostro primo cortometraggio autoprodotto si chiamava "Anime dei defunti". C'è da precisare però che io sono svizzero e in Svizzera c'è una scena culturale tutta particolare. Devo anche precisare che io nel film Terkel non sono presente come doppiatore ma solo come amico.

Elio e Rocco Tanica contemporaneamente: Noi siamo fans di Hayao Miyazaki, anche se non abbiamo mai visto niente della sua pur cospicua produzione. Ci piace più che altro come nome. Per quanto riguarda l'animazione giapponese le nostre serie preferite sono: "Tragica tragica Filippa", "Un calderone di avventure per Bia", "Benji la bettola", "Tommaso e Emi, due mignoli nello sci di fondo", "Johnny dai polsi cotti", "Cristina, un pesce dopo l'altro". Seguono ad un'incollatura "E' decisamente magia, Ernesto" e "Annette e i rincretiniti del nuoto".

AnimeIta: Viste le tematiche e i dialoghi di Terkel qual'è stata la parte più difficile nell'adattamento?

Cesareo: L'umorismo danese. Battute come "I udlejningen er vi 5 medarbejdere, som står klar til at klare ærterne" (trad.: passami quella renna, sono dispotico") sono intraducibili. Abbiamo deciso di adattare qualsiasi frase impegnativa trasformandola in una serie di parolacce, prima fra tutte "cazzo".

AnimeIta: Cosa c'è degli ElioELeStorieTese in Terkel oltre le voci?

Christian Meyer: L'anima. Lo sguardo sincero di bimbi mai cresciuti, o cresciuti troppo in fretta per riuscire a confrontarsi con una realtà talvolta scomoda.

Rocco Tanica: I nomi scritti nei titoli della sigla e nelle locandine.

Elio: La voglia di stare insieme e scherzare, al di là dei limiti imposti dalla tabella di marcia e delle esigenze di produzione. Il direttore del doppiaggio, Antonello Governale, ha dovuto più volte richiamarci all'ordine perché magari nel mezzo di una sessione di registrazione scoppiavamo a ridere abbracciati. Alla fine del lavoro la produzione ci addebitato un certo numero di ore di studio perché abbiamo più volte sforato i tempi a causa di tutto questo scoppiare a ridere abbracciati.

AnimeIta: L'organizzatrice del Future Film Festival (Giulietta Fara) nella nostra intervista, alla domanda sulla vostra presenza al festival ha detto che "ci si può aspettare di tutto dal gruppo", cos'avete in programma?

Rocco Tanica: Mah, vedi, Giulietta è un'amica e ci conosce per quello che siamo: professionisti forse attempati che conservano tuttavia un'approccio entusiastico e di stampo adolescenziale alle occasioni più ufficiali e pubbliche. Non vorremmo anticipare niente, ma per l'evento bolognese stiamo meditando una performance decisamente provocatoria che consiste nel presentarci all'interno del cinema con delle giacche invernali e salutare il pubblico con un beffardo "ehi, come va?".

AnimeIta: Vista la scarsa produzione nel nostro paese di prodotti del genere, per dialoghi e tematiche, se questo punto segnasse un nuovo inizio per l'animazione italiana sareste consapevole di ciò che andreste a rappresentare?

Elio: Sì.

Rocco Tanica: Non ho capito la domanda.

Christian Meyer: Sì, con qualche riserva.

Cesareo: Sì.

........

Questo è quanto, buon festival e alla prossima edizione.

Per tutte le informazioni sul Future Film Festiva vi rimando al sito ufficiale della manifestazione: www.futurefilmfestiva.org
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