ARRIETTY

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(Kari-gurashi no Arietti - 2010)
(lungometraggio d'animazione)

Regia di: Hiromasa Yonebayashi
Sceneggiatura di: Hayao Miyazaki, Keiko Niwa
Basato sulle storie di: Mary Norton

Prodotto da: Toshio Suzuki
Produzione: Studio Ghibli, Dentsu, Hakuhodo DY Media Partners, Mitsubishi Shoji, Nippon Television Network Corp., Toho Company
Animazioni: Studio Ghibli
Edizione Italiana: Lucky Red

USCITA ITALIANA: 14 OTTOBRE 2011

Una storia semplice, fantastica, colorata e solare. Arietty è questo e molto altro. Pochi personaggi e altrettante location. Un incontro di due mondi lontani, apparentemente, e poco altro. Un altro magistrale capitolo targato Studio Ghibli.

La storia dal sapore dolce e amaro contrappone il giovane Sho, un ragazzo malato di cuore che trascorre qualche settimana di serenità in campagna in attesa di essere sottoposto ad un complicato intervento medico, alla piccola Arrietty, una degli ultimi esseri alti qualche centimetro ad abitare sotto la casa dell'umano in questione. Due vite fatte di restrizioni, ognuna per uno specifico motivo, che si troveranno a fianco, affascinate l'una dalla vita dell'altro, l'uno dal mondo dell'altro.

Il fascino dei personaggi nati dalla fantasia di Mary Norton arriva fino in Giappone, dove trova un estimatore come Hayao Miyazaki che trasforma la prima di queste favole in sceneggiatura per un lungometraggio. Una storia che ha una giovane protagonista femminile e un mondo pericoloso tutt'intorno, argomenti molto vicini alle tematiche esplorate in passato dal maestro. Ma una storia anche semplice che si cala facilmente nella cultura nipponica, quì rappresentata dal giovane Sho e un giardino che diventa un mondo fantastico visto dagli occhi dei piccoli "prendinprestito".

Il giovane Hiromasa Yonebayashi, piazzato in cabina di regia, studia bene la lezione del maestro e cerca di rendere al meglio stupore e meraviglia di questo piccolo mondo, fatti di piccoli ambienti e di piccoli oggetti, quelli ai nostri occhi, riutilizzati al meglio dai piccoli protagonisti. Camere fisse e moltissimi dettagli, percorsi e spostamenti seguiti con minuzia, anche fin troppa, con numerose scene prive di dialoghi. Ma alla fine il titolo rientra benissimo tra i classici dello Studio Ghibli grazie ad un fornito cast di animatori che ne garantisce la qualità.

La commedia è godibile, ben scritta, con tempi a tratti lenti ma ben calibrati. L'inizio è dei migliori, con un mondo da scoprire, quello attraverso cui si muovono i piccoli protagonisti, ma anche se alla lunga la storia può risultare scontata, con qualche calo di tono, il finale riscatta il tutto con un crescendo di emozioni garantito. Unico neo, che non può neanche considerarsi tale, potrebbe essere la lunghezza degli eventi narrati. La storia infatti racconta un arco temporale molto breve, allungato da tutti gli intermezzi riservati agli spostamenti. Una storia che senza questi ultimi sarebbe durata meno della metà.

Un titolo che divertirà i più piccoli come i più grandi. Tematiche serie senza dimenticare gags e personaggi divertenti, come la governante di casa, o momenti più movimentati le cui uniche protagoniste sono le stupende animazioni prodotte dagli studios nipponici.






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