LE AVVENTURE DEL TOPINO DESPEREAUX

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(Tale of Despereaux - 2008)
(lungometraggio d'animazione)

Regia di: Sam Fell, Robert Stevenhagen
Sceneggiatura di: Will McRobb, Chris Viscardi
Tratta da un libro di: Kate DiCamillo

Prodotto da: Gary Ross, Allison Thomas
Produzione: Relativity Media, Larger Than Life Productions, Framestore Feature Animation, Universal Animation Studios
Animazioni: Framestore Feature Animation
Edizione Italiana: Universal Pictures Italia

USCITA ITALIANA: 24 APRILE 2009

La prima avventura nel campo del cinema animato nata interamente negli studios inglesi Framestore è affidata a una sicurezza come Sam Fell, regista di "Giù per il Tubo" (2006), e Robert Stevenhagen, animatore di lunga data degli studios Universal Animation e DreamWorks Animation, a partire dal mitico "Chi Ha Incastrato Roger Rabbit" (1988). Il duo ha l'arduo compito di dare vita ad avventure vissute da diversi punti di vista nate dalla mente di Kate DiCamillo.

Ciò che sta alla base del lungometraggio sono diverse storie e diversi protagonisti ma con in comune un unico scenario e un fine superiore: il benessere di un'intera cittadina. La storia inizia e finisce con un topo, o meglio un ratto, perchè distinzione tra le due famiglie ce n'è e questa storia avrà modo di sottolinearlo. Dalla nave mercantile che attracca nel porto scendono un ratto e il suo amico marinaio che tanto gli ha raccontato della famosa zuppa celebre in tutto il regno. Il giorno in causa è l'unico dell'anno in cui il famoso chef di corte prepara la sua nuova ricetta per la regina che sembra vivere solo per quella. Nel frattempo, nascosti dietro le cucine, in una comunità di topi, viene alla luce Despereaux, secondo genito di un devoto suddito della piccola comunità. Il topino sembra da subito essere diverso. Già dai primi giorni di scuola dimostra curiosità verso quelle cose che di solito spaventano la sua specie; un coraggio fuori dal comune che lo porterà fin nei bassifondi in cui vivono i loro poco simpatici cugini ratti e anche nelle stanze più alte del castello in compagnia della principessa. Questi ed altri personaggi si troveranno a rincorrere la propria felicità intrecciando inevitabilmente la propria storia con le altre.

Kate DiCamillo ha il grande pregio di concepire una storia unica nel suo genere, per costruzione almeno. Non ci troviamo difronte ad un solo protagonista o ad un gruppo compatto come nelle più classiche favole, ma ad un eterogeneo e probabilmente mal composto gruppo di protagonisti che finiranno soltanto per scontrarsi e mai incontrarsi veramente tra loro; piccoli gruppi autonomi che affronteranno le proprie e personali sfide, avventure o più semplicemente seguiranno il proprio destino che, come tasselli di un puzzle, genereranno il perfetto quadro finale cui uno solo dei protagonisti non poteva in nessun mondo produrre. Tutta la stesura non ha al suo interno nessun antagonista, o meglio, nessun cattivo degno di nota. Soltanto nel mondo dei ratti vi è una figura di questo tipo ma la sua presenza sarà determinante per poche scena soltanto. Pensandoci forse il vero cattivo o figura degna di tale influenza in tutta la storia sembra essere il sovrano, triste per la scomparsa dell'amata regina che, chiuso completamente nel silenzio del suo dolore, porta tristezza e grigiore in tutto il regno.

La parte visuale è ottimamente gestita dai modellatori e dagli animatori della Framestore, ottimamente guidati dall'esperienza dei tecnici dei più celebri studi d'animazione della Universal. Si è scelti la via della realizzazione interamente con l'utilizzo di animazioni in computer grafica, come i più grandi studios di questi tempi. Questo sott'intende un grande esborso di forza lavoro e conseguente budget, con sedi di lavoro dislocate negli States, in Inghilterra e in India, in cui la Framestore ha succursali. La produzione, oltre il classico stile toon con linee generalmente arrotondate imposte dal target di spettatori cui è maggiormente indirizzata la pellicola, impone un profilo stilistico con forme umane volutamente deformate nelle proporzioni e palette di colori non eccessivamente brillanti, per molte scene quasi ingrigite, invecchiate, imposte dalla storia e di preludio al finale.

Anche lo stile architettonico è curato, così come i costumi, caratteristiche imposte dal preciso periodo in cui la storia è ambientata. Le location non sono numerose e comprendono pochi esterni, tra cui la piccola cittadina sulla costa inquadrata con ampie viste aeree e le campagna vicine, mentre gli interni sono interamente riservati al grande castello, dalle più lussuose camere dei piani alti fino alle celle negli scantinati e in altri luoghi più in basso ancora. Non assistiamo a nessun prodigio visivo o particolarità stilistiche in campo animato ma la prima prova dei Framestore può certamente considerarsi più che soddisfacente, senza sbavature di sorta. Le animazioni sono fluide e la mimica è di buon livello sia dei modelli umani che animali, complice anche l'esperienza del regista Sam Fell in questo settore. Non siamo ancora ai livelli di DreamWorks Animation o Pixar ma come opera prima il risultato è molto buono.

Ma di pregi a differenza dei suddetti studios quest'accoppiata Framestore/Universal ne ha certamente. Come esempio possiamo menzionare quei classici personaggi-spalla decisamente comici e/o demenziali laterali ai personaggi principali, qui praticamente assenti, cosa che non compromette la linearità della storia con nessuna scena lasciata al caso, mentre si è rivolto qualche sforzo maggiore nella trasposizione in animazioni delle idee dell'autrice DiCamillo. La stessa, dopo le prime proiezioni a cui ha assistito, si è detta soddisfatta del risultato finale e della cura dei particolari come i caratteri dei principali personaggi, la precisa distinzione delle diverse specie e lo stile grafico. Comunque è bene specificare che la stesura, anche se indirizzata ad un pubblico generalmente infantile, a causa della presenza di numerosi protagonisti, possa confondere le idee, mentre di questo ne guadagna certamente il pubblico più adulto.

Il cast stellare scelto per dar voce ai personaggi della storia comprende nomi come Matthew Broderick, Dustin Hoffman, Emma Watson, Tracey Ullman, Kevin Kline, William H. Macy, Stanley Tucci, Robbie Coltrane, Frank Langella, Richard Jenkins, Christopher Lloyd e molti altri, mentre la filiale italiana della Universal Pictures si appoggia ad un cast di doppiatori professionisti capitanati da Fiamma Izzo. Il lungometraggio è uscito nelle sale del Regno Unito e degli States il 19 Dicembre 2008, mentre arriva nelle sale italiane dal 24 Aprile 2009.





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