NEGADON - Il Mostro Venuto Da Marte. (Wakusei daikaijù Negadon - 2005)
(cortometraggio d'animazione)
Regia di: Jun Awazu
Sceneggiatura di: Jun Awazu
Prodotto da: Kazushiro Sunami
Produzione: Jun Awazu, CoMix Wave
Animazioni: CoMix Wave
Edizione Italiana: Dynit
USCITA ITALIANA DVD: 24 ottobre 2006
E' davvero un peccato che le nuove generazioni (nate negli anni novanta o su di li) non abbiano potuto apprezzare l'era dei mega mostri e ultra robot di produzione giapponesi degli anni '50. E non mi riferisco a realizzazioni disegnate, colorate o animate di qualsiasi sorta. Le mie idee si spostano sulle produzioni con protagonisti miniature di ogni sorta. Animatronici, marionette o persino realizzazioni a passo uno (stop motion) con protagonisti mostri che ingoiano auto, distruggono palazzi e strade, e robot pronti a difendere ogni inerme popolazione. Numerosissime produzioni che sono rimaste impresse nelle menti degli abitanti del sol levante ma non solo. Negadon rappresenta uno splendido omaggio a queste produzioni. E una piccola lacrima sul volto dei nostalgici.
La storia si svolge nell'anno 2025. Il pianeta terra è ormai sovrappopolato e i potenti di tutta la terra cercano di ovviare a questo problema avviando delle missioni di colonizzazione nei pianeti limitrofi al nostro. Uno di quelli più vicini alle nostre esigenze risulta Marte, reso abitabile dopo innumerevoli sforzi dal progetto Mars Terraforming Project. Le vicende raccontate nel mediometraggio iniziano con l'arrivo sulla terra di una nave di ritorno da Marte, nave che non atterra ma si schianta sul centro di Tokyo liberando un clandestino proveniente dal pianeta rosso. L'essere si libra in volo in tutta la sua altezza e comincia a distruggere e a seminare il panico per la città. La battaglia è ormai aperta ma i colpi delle forze armano non riescono a produrre danni nel mostro. Un robot creato molti anni prima dal professor Narasaki potrebbe essere l'unica arma efficace, ma il vecchio scienziata si troverà a dover combattere ben altre battaglie contemporaneamente a questa minaccia.
Jun Awazu è indubbiamente al centro di questa produzione. Regista e sceneggiatore, ma anche colui che si è occupato della fotografia e del montaggio, è la mente che ha dato vita a questo piccolo gioiello d'animazione ma anche di cinematografia in generale. L'unico dubbio era soltanto riguardante la durata; la scelta di realizzare un prodotto della durata di mezz'ora, o meglio, riuscire a comprimere una storia del genere in meno della metà della lunghezza di un lungometraggio medio. Riuscire a comprimerla senza tralasciare importanti particolari. E proprio in questo Awazu non ha deluso. La stesura non risulta affrettata. I tempi sono ben dettati e le scene si susseguono senza fretta, anzi, alternando momenti lenti alle inevitabili scene d'azione fulcro dell'opera. Anche la regia è molto curata. Dai dettagli di alcune inquadrature alle scene di combattimento viste rasenti i palazzi proprio come in quelle classiche pellicole di fantascienza degli anni '50 a cui si rifà e a cui è dedicato.
Passando all'aspetto visivo della produzione, beh, Negadon è veramente un piccolo capolavoro di grafica computeralizzata. Questi trenta minuti (circa) sono il risultato di un lavoro minuzioso, particolareggiato, ponderato, qualcosa di mai visto, veramente, nelle realizzazioni animate in tre dimensioni in oriente e non solo. E pensare che il cast tecnico era composto da appena 11 persone. I modelli dei mecha sono molto dettagliati. I background sembrano veramente ritagliati dalle vecchie pellicole a cui si ispirano, compreso quel vago alone "rugginoso", "sporco" delle pellicole di un tempo. Molto dettagliati e ben animati anche i pochi modelli organici presenti; il personaggio del professore Narasaki è stupefacente sia nel modello che nelle animazioni. Unica pecca sembra essere il modello della figlia del professore, cui è stata posta minor cura nella sua realizzazione. Ritornando all'aspetto visivo, a completare il progetto influisce certamente la fotografia, l'uso di quelle palette di colori, principalmente freddi, caratteristica primaria delle pellicole di mostri e robot di molti decenni passati. La ricostruzione di tutti gli elementi visivi classici delle marionette e delle miniature sotto forma digitale è stato un grande sforzo, ma superato a pieni voti dalla produzione.
Negadon è un piccolo capolavoro nato dalla mente e dalla passione di una sola persona, e di un piccolo gruppo tra modellatori ed animatori. Un piccolo gruppo che è riuscito in una grande impresa. E non parlo soltanto per gli estimatori del genere. La mia generazione è troppo giovane per ricordare a pieno quell'epoca, ma neanche troppo giovane per non ricordarne almeno qualcuna di quelle pellicola. A prima vista una valanga di ricordi riaffiorano da posti sconosciuti della memoria e non pochi sorrisi spuntano sul viso. La storia è alquanto semplice quanto lineare ma il massimo se si pensa alla durata finale dell'opera. Si ritrovano poi tutti gli elementi classici di queste storie come i ricordi, le frustrazioni dei personaggi principali e la dura, fantascientifica, e alquanto pessimistica visione del futuro, con tanto di mostri a seguito. Classica poi quanto classica anche la fine, come nelle più classiche tradizioni. Una visione vivamente consigliata ad ogni pubblico, d'ogni età; un piccolo capolavoro che anche chi non conosce questa tradizione cineasta nipponica potrebbe apprezzare.
Il mediometraggio è uscito in Giappone il 16 Ottobre 2005 e poi in numerosi festival in giro per tutto il mondo raccogliendo consensi ovunque sia stato proiettato. Ha ricevuto il premio della giuria al 9° Japan Media Arts Festival e il premio come miglior produzione al 20° Digital Contents Grand Prix. Ad acquistarne i diritti per la distribuzione nel nostro paese è stata la Dynit che presenta l'opera in DVD mantenendo il formato video 16:9 e audio DTS e Dolby Digital 5.1 con contenuti extra come making-of, intervista al regista e il corto "Magara" sempre realizzato da Awazu. "Negadon" è stato trasmesso in anteprima per la seconda edizione dell' Anime Week sull'emittente MTV.
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(Wakusei daikaijù Negadon - 2005)
(cortometraggio d'animazione)
Regia di:
Jun Awazu
Sceneggiatura di:
Jun Awazu
Prodotto da:
Kazushiro Sunami
Produzione:
Jun Awazu, CoMix Wave
Animazioni:
CoMix Wave
Edizione Italiana:
Dynit
USCITA ITALIANA DVD: 24 ottobre 2006
E' davvero un peccato che le nuove generazioni (nate negli anni novanta o su di li) non abbiano potuto apprezzare l'era dei mega mostri e ultra robot di produzione giapponesi degli anni '50. E non mi riferisco a realizzazioni disegnate, colorate o animate di qualsiasi sorta. Le mie idee si spostano sulle produzioni con protagonisti miniature di ogni sorta. Animatronici, marionette o persino realizzazioni a passo uno (stop motion) con protagonisti mostri che ingoiano auto, distruggono palazzi e strade, e robot pronti a difendere ogni inerme popolazione. Numerosissime produzioni che sono rimaste impresse nelle menti degli abitanti del sol levante ma non solo. Negadon rappresenta uno splendido omaggio a queste produzioni. E una piccola lacrima sul volto dei nostalgici.
La storia si svolge nell'anno 2025. Il pianeta terra è ormai sovrappopolato e i potenti di tutta la terra cercano di ovviare a questo problema avviando delle missioni di colonizzazione nei pianeti limitrofi al nostro. Uno di quelli più vicini alle nostre esigenze risulta Marte, reso abitabile dopo innumerevoli sforzi dal progetto Mars Terraforming Project. Le vicende raccontate nel mediometraggio iniziano con l'arrivo sulla terra di una nave di ritorno da Marte, nave che non atterra ma si schianta sul centro di Tokyo liberando un clandestino proveniente dal pianeta rosso. L'essere si libra in volo in tutta la sua altezza e comincia a distruggere e a seminare il panico per la città. La battaglia è ormai aperta ma i colpi delle forze armano non riescono a produrre danni nel mostro. Un robot creato molti anni prima dal professor Narasaki potrebbe essere l'unica arma efficace, ma il vecchio scienziata si troverà a dover combattere ben altre battaglie contemporaneamente a questa minaccia.
Jun Awazu è indubbiamente al centro di questa produzione. Regista e sceneggiatore, ma anche colui che si è occupato della fotografia e del montaggio, è la mente che ha dato vita a questo piccolo gioiello d'animazione ma anche di cinematografia in generale. L'unico dubbio era soltanto riguardante la durata; la scelta di realizzare un prodotto della durata di mezz'ora, o meglio, riuscire a comprimere una storia del genere in meno della metà della lunghezza di un lungometraggio medio. Riuscire a comprimerla senza tralasciare importanti particolari. E proprio in questo Awazu non ha deluso. La stesura non risulta affrettata. I tempi sono ben dettati e le scene si susseguono senza fretta, anzi, alternando momenti lenti alle inevitabili scene d'azione fulcro dell'opera. Anche la regia è molto curata. Dai dettagli di alcune inquadrature alle scene di combattimento viste rasenti i palazzi proprio come in quelle classiche pellicole di fantascienza degli anni '50 a cui si rifà e a cui è dedicato.
Passando all'aspetto visivo della produzione, beh, Negadon è veramente un piccolo capolavoro di grafica computeralizzata. Questi trenta minuti (circa) sono il risultato di un lavoro minuzioso, particolareggiato, ponderato, qualcosa di mai visto, veramente, nelle realizzazioni animate in tre dimensioni in oriente e non solo. E pensare che il cast tecnico era composto da appena 11 persone. I modelli dei mecha sono molto dettagliati. I background sembrano veramente ritagliati dalle vecchie pellicole a cui si ispirano, compreso quel vago alone "rugginoso", "sporco" delle pellicole di un tempo. Molto dettagliati e ben animati anche i pochi modelli organici presenti; il personaggio del professore Narasaki è stupefacente sia nel modello che nelle animazioni. Unica pecca sembra essere il modello della figlia del professore, cui è stata posta minor cura nella sua realizzazione. Ritornando all'aspetto visivo, a completare il progetto influisce certamente la fotografia, l'uso di quelle palette di colori, principalmente freddi, caratteristica primaria delle pellicole di mostri e robot di molti decenni passati. La ricostruzione di tutti gli elementi visivi classici delle marionette e delle miniature sotto forma digitale è stato un grande sforzo, ma superato a pieni voti dalla produzione.
Negadon è un piccolo capolavoro nato dalla mente e dalla passione di una sola persona, e di un piccolo gruppo tra modellatori ed animatori. Un piccolo gruppo che è riuscito in una grande impresa. E non parlo soltanto per gli estimatori del genere. La mia generazione è troppo giovane per ricordare a pieno quell'epoca, ma neanche troppo giovane per non ricordarne almeno qualcuna di quelle pellicola. A prima vista una valanga di ricordi riaffiorano da posti sconosciuti della memoria e non pochi sorrisi spuntano sul viso. La storia è alquanto semplice quanto lineare ma il massimo se si pensa alla durata finale dell'opera. Si ritrovano poi tutti gli elementi classici di queste storie come i ricordi, le frustrazioni dei personaggi principali e la dura, fantascientifica, e alquanto pessimistica visione del futuro, con tanto di mostri a seguito. Classica poi quanto classica anche la fine, come nelle più classiche tradizioni. Una visione vivamente consigliata ad ogni pubblico, d'ogni età; un piccolo capolavoro che anche chi non conosce questa tradizione cineasta nipponica potrebbe apprezzare.
Il mediometraggio è uscito in Giappone il 16 Ottobre 2005 e poi in numerosi festival in giro per tutto il mondo raccogliendo consensi ovunque sia stato proiettato. Ha ricevuto il premio della giuria al 9° Japan Media Arts Festival e il premio come miglior produzione al 20° Digital Contents Grand Prix. Ad acquistarne i diritti per la distribuzione nel nostro paese è stata la Dynit che presenta l'opera in DVD mantenendo il formato video 16:9 e audio DTS e Dolby Digital 5.1 con contenuti extra come making-of, intervista al regista e il corto "Magara" sempre realizzato da Awazu. "Negadon" è stato trasmesso in anteprima per la seconda edizione dell' Anime Week sull'emittente MTV.