TOY STORY 2 - WOODY E BUZZ ALLA RISCOSSA

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(Toy Story 2 - 1999)
(lungometraggio d'animazione)

Regia di: John Lasseter, Ash Brannon, Lee Unkrich
Sceneggiatura di: Andrew Stanton, Rita Hsiao, Doug Chamberlin, Chris Webb
Storia di: John Lasseter, Pete Docter, Andrew Stanton, Ash Brannon

Prodotto da: Karen Robert Jackson, Helene Plotkin
Produzione: Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures
Animazioni: Pixar Animation Studios

Edizione Italiana: Buena Vista

USCITA ITALIANA: 11 FEBBRAIO 2000

Dal grande successo di "Toy Story" (1995) era prevedibile la messa in cantiere di un secondo episodio, ma Lasseter & Co. non vogliono commettere passi falsi e realizzare semplicemente un seguito commerciale, ma impegnarsi perchè ritorni tutto quello già visto nel primo capitolo e aggiungere qualcosa che diverta ed emozioni ancora di più di questo.

Finite le combutte del "giocattolo preferito", finalmente Woody e Buzz sono diventati ottimi amici e vivono insieme agli altri giocattoli nella cameretta di Andy. Ma un equivoco porterà il cowboy nelle mani di uno spietato collezionista pronto a vendere l'inestimabile Woody ad un museo giapponese. Questo finirà prima nel suo appartamento per essere riparato e quì farà la conoscenza di tutto quel mondo che a Woody mancava: le sue origini. Conoscerà il suo fido destriero Bullseye, la scatenata Jessie e il Cercatore d'Oro. Nel frattempo Buzz, Rex, Mr. Potato, Slinky e Hamm si metteranno subito alla ricerca dell'amico perduto.

Proprio come il suo predecessore, "Toy Story 2" presenta una storia completa, eccezionale, divertente e stracolma di omaggi. Il team di autori aveva concepito moltissime altre scene extra e altro materiale per il primo capitolo che poi sono state accantonate e, dunque, pronte per essere utilizzate in questo seguito. Con l'arrivo poi di nuovi personaggi si è potuto completare il quadro e dare vita ad una storia che molti hanno definito perfetta. L'importante scelta, comunque, è stata quella di riportare tutto ciò che di vincente aveva avuto "Toy Story", ovvero autori, personaggi, doppiatori, ambientazioni e musiche.

La nuova storia ha per protagonisti i due "litiganti" del primo capitolo, ovvero il cowboy Woody e lo space ranger Buzz. E' stata data molta importanza alle storie personali, addentrandosi nelle origini di entrambi i personaggi. Ma importanza hanno avuto anche i nuovi arrivati. La "famiglia" di Woody gioca un ruolo molto fondamentale, sia nel bene che nel male e, alla fine, entrerà di diritto nella cerchia dei personaggi principali. Nuovi anche i cattivi e i loro ruoli, che in questo capitolo risulteranno si cinici ma con precisi scopi e obiettivi e, dunque, mai banali.

Anche per il seguito si è cercato di far leva sugli stessi sentimenti del primo capitolo e di amplificarli ulteriormente. L'amicizia rimane uno dei capi saldi a cui Lasseter, questa volta aiutato alla regia da due collaboratori, tiene in modo particolare. Un legame, quello tra i due protagonisti, che si allarga anche ai nuovi comprimari e finisce per condividere con il resto del folto gruppo. Ma quello che questa volta troviamo sullo schermo è strabiliante. La storia si allarga a momenti di pura genialità, omaggi a noti registi e blockbuster che passeranno inosservati ai più piccoli ma che diverteranno i più grandi. Da "Guerre Stellari" (George Lucas era l'ex datore di lavoro di Lasseter) a "Jurassic Park" di Spielberg, a StarTrek fino ai classici western di inizio secolo scorso, ce n'è per tutti ed è quasi impossibile tenerne il conto alla prima visione.

"Toy Story 2" riesce nel difficile intento di essere superiore anche del suo predecessore. Una visione consigliata per uno dei titoli che molti hanno inserito di diritto tra i migliori della cinematografia d'animazione mondiale. Un giroscopio di battute e momenti esilaranti montati a regola d'arte che mai intaccano la linea principale della storia. Un road movie diretto con dovizia, con tempi perfetti e nessun secondo fuori posto. Dei personaggi geniali e capaci di appassionare un larghissimo pubblico e sicuramente una titolo da riguardare molte altre volte, anche ad anni di distanza.

Grazie ai 90 milioni di dollari di budget si è potuto dare sfogo a tutta la tecnologia Pixar e portare strabilianti animazioni e grandi e dettagliate ambientazioni a corredo della storia. Il lungometraggio è riuscito ad incassare quasi mezzo miliardo di dollari ai soli botteghini e una grande quantità di premi, tra cui un Oscar per il miglior brano (scritto ed eseguito da Randy Newman), sette Annie Awards, un Golden Globe, un Grammy, un Critics Choice e molti altri. In Italia è arrivato a Febbraio 2000 sempre con i doppiatori originali del primo capitolo e con un incasso di oltre 5 milioni di euro.




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