BEE MOVIE

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(2007)
(lungometraggio d'animazione)

Regia di: Steve Hickner, Simon J. Smith
Sceneggiatura di: Jerry Seinfeld, Spike Feresten, Barry Marder, Andy Robin

Prodotto da: Jerry Seinfeld, Christina Steinberg, Cameron Stevning
Produzione: DreamWorks Animation, Columbus 81 Prod., Pacific Data Images
Animazioni: Dreamworks Animation, PDI
Edizione italiana: UIP

USCITA ITALIANA: 21 DICEMBRE 2007

Nato dalla mente di un comico, Jerry Seinfeld, lanciato negli States nel "Tonight Show" e diventato celebre con il programma "The Seinfeld Cronicles" ma poco o quasi sconosciuto in Italia, "Bee Movie" trova la sua strada incontrando la DreamWork Animation così da diventare un prodotto di tutto rispetto, senza dimenticare certamente il budget di 150 milioni di dollari messo a disposizione da Spielberg e soci per la sua realizzazione. Ecco così spuntare Steve Hickner e Simon J. Smith, alla regia de "Il Principe d'Egitto" (1998) e noto story boarder il primo e ex-responsabile layout DreamWorks Animation e regista di Shrek 4D (attrazione degli Universal Studios) il secondo, insieme alla direzione di un nuovo capitolo di casa SGK.

Bee Movie ci promette di cambiare completamente l'idea che noi umani abbiamo delle api e del loro intero mondo. Il tour viene intrapreso attraverso gli occhi di Barry B. Benson, dagli inizi della sua vita lavorativa, appena dopo aver concluso gli studi, all'inevitabile posto nell'azienda in cui lavorano tutte le api, la Honex. Ma Barry sfrutta un occasione per catapultarsi fuori dall'alveare e aprire i suoi occhi ad un mondo straordinario mai conosciuto prima: Manhattan. Ed è proprio fuori che farà l'incontro più inatteso, ovvero quello con un essere spropositatamente più grande di lui: un umana, una fiorista di nome Vanessa. Dimentico di tutti gli insegnamenti della vita da ape, Barry rivolge la parola a quest'ultima e rompe una delle regole principali proprie del suo mondo. Ecco così la nascita di una nuova e strana amicizia tra i due, una full immersion per entrambi in un mondo a loro sconosciuto. Ma a complicare le cose sarà la scoperta per la giovane ape dell'uso fatto dall'uomo del prezioso miele prodotto dalle sue sorelle, cosa che lo porterà su tutte le furie e gli farà meditare una giusta vendetta legale in grande stile.

Bee Movie rappresenta il primo contatto con il mondo dell'animazione del comico Seinfeld, qui non solo doppiatore del protagonista ma anche co-sceneggiatore e co-produttore. L'idea nasce al comico durante una cena con Steven Spielberg, pensando velocemente al titolo, Bee Movie, gioco di parole tra ape e b-movie, il modo con cui si definiscono le produzioni hollywoodiane a budget ridotto. Dopo il benestare degli studios invece è toccato a Jeffrey Katzenberg (la K di SGK della DreamWorks) impartire delle veloci lezioni di cinema d'animazione al comico in questione per farlo entrare a pieno titolo nel processo produttivo. Ma il suo copione, la storia e l'idea di Jerry sul da farsi, è subito parsa folle, una pazzia, ai registi incaricati. Una pazzia in senso positivo, comunque, un nuovo punto di vista sulla società umana di oggi ma concepita, per la prima volta in casa DreamWorks Animation, da una mente esterna, qualcuno lontano miglia dal mondo del cinema d'animazione; in definitiva una ventata d'aria fresca che tanto cercava la casa di Spielberg, Geffen e Katzenberg.

Il fulcro del lungometraggio è certamente incentrato sul rapporto tra i due protagonisti, l'ape Berry e la fioraia Vanessa. Un rapporto insolito che farà da sfondo alle vicende per cui la giovane ape andrà a battersi. Ma importanti saranno anche le figure a loro vicine, come il migliore amico di Berry, il suo totale opposto Adam, un ape contenta di vivere nell'alveare e sottostare alle regole di questo mondo. Tra l'altro Adam è interpretato da Matthew Broderick, nella vita reale miglior amico di Jerry, dunque un feeling più che rodato. Ma non poteva mancare neanche il peggior nemico, l'avvocato delle case di produzione del miele Layton T. Montgomery, doppiato dal grande John Goodman, o la zanzara Mooseblood, inizialmente pensata come una mera apparizione ma, dopo la scrittura del celebre Chris Rock per doppiare questo personaggio, parte un po ridimensionata. Pensate soltanto che la scena del loro primo incontro, sul parabrezza di un camion, è totalmente improvvisata, cosa inconcepibile per una produzione animata.

Un lavoro lungo quasi quattro anni, un lavoro di collaborazione totale, ad ogni livello della produzione. Un lavoro anche di team tra i due campus della DreamWorks Animation, quello di Redwood City e quello di Glendale, perennemente in videoconferenza tra loro vista la mole di lavoro che i computer hanno gestito e renderizzato. Ma in videoconferenza anche con Jerry Seinfeld a New York, così da poter essere sempre dietro gli animatori e i modellatori che davano vita a Bee Movie. Novità in produzione sono stati, per citarne qualcuno, storyboard completamente computerizzati, così da permettere veloci cambiamenti agli schizzi, ma anche l'ingaggio di uno scenografo di grande fama,
già al lavoro su noti film come "Minority Report" o "Charlie e la Fabbrica di Cioccolato" per curare sia gli interni del grande mondo rappresentato dall'alveare e la città degli umani. L'intero lavoro di produzione, comunque, è stato svolto in maniera molto fluida, con l'uso anche di sistemi di pre-visualizzazione capaci di rappresentare velocemente le azioni di ogni scena. Sono stati scelti, ovviamente, dei colori molto caldi per rappresentare il mondo delle api, così come forme arrotondate che ricordano molto gli anni '50 misti ad altri stili più moderni. Completamente opposto il lavoro svolto invece sulle location esterne, molto più vicine alla realtà nella loro rappresentazione computerizzata. Un totale non indifferente di quasi 50 location molto dettagliate e dimensioni enormi.

Le animazioni sono state un altro punto cruciale, soprattutto quelle dei personaggi, sia del mondo delle api che degli umani, un punto in cui si è cercato e trovato un compromesso per permettere ad entrambi di potersi esprimere con le stesse movenze e stesso numero di arti. Capo degli animatori dei personaggi, un team di circa 50 persone, è Fabio Lignini, un brasiliano di chiare origini italiane alla corte di Katzenberg e soci. Chiude il non meno importante settore degli effetti speciali che, oltre a gestire effetti di fluidodinamica, gas di ogni volume ecc., ha svolto un grande lavoro sul miele, prodotto essenziale di tutta la pellicola e su altri fluidi presenti in grandi quantità in tutta la pellicola. Illuminazione, viscosità e animazione rappresentavano un grande ostacolo la cui soluzione è arrivata dalla HP, partner hardware degli studios, che ha fornito dei nuovissimi server equipaggiati da velocissimi processori Opteron multi-core della AMD, in grado di calcolare un altissimo numero di poligoni al secondo. Gli stessi che hanno permesso di produrre grandi viste aeree di una New York dettagliatissima, del grande spazio verde che è Central Park con un numero incalcolabile di foglie, oppure di un grande sciame di api presenti nelle scene finali del lungometraggio.

Il risultato è una pellicola molto godibile, veramente una vera novità rispetto alle animal comedies prodotte in questi anni dalla DreamWorks. Una storia fluida e mediamente originale che scorre scena dopo scena senza calare mai di intensità e diretta più ad un pubblico più adulto che altro. In totale contrasto con le enormi location i personaggi principali sono veramente pochi ma molto ben caratterizzati. Oltre Benson e la sua amica Vanessa hanno risalto il suo migiore amico, il presunto fidanzato della fioraia (uno spasso di personaggio), come anche i genitori di Benson, il cattivo avvocato o anche alla Zanzara, tutti con apparizioni di poche scene e mai banali. Ma, oltre ogni cosa, appare enorme tutto il lavoro svolto dai modellatori degli esterni: una quantità enorme e incalcolabile di poligoni che appaiono in numerose scene, da quelle in cui è presente flora di ogni tipo agli scorci della città; questo il motivo del perchè si è fatto uso di entrambe le render farm dei campus Dreamworks, oltre a nuove apparecchiature fornite dalla HP. Una gioia per gli occhi e un giusto contorno ad una storia ben concepita.

Cosa curiosa, i primi due trailer del lungometraggio sono stati realizzati dal vivo, da Jerry Seinfel, Chris Rock e soci in persona, in cui il comico co-produttore del progetto, dopo il disastroso risultato della loro performance in costumi da insetti, incontrava Steven Spielberg che gli suggeriva "perchè invece non realizzi un cartoon?".
Il lungometraggio è uscito agli inizi di Novembre 2007 in patria e il 21 Dicembre seguente nel nostro paese. Costato la grande cifra di 150 milioni di dollari, nelle prime settimane in patria ha racimolato più di 120 milioni di dollari al solo botteghino, in attesa degli incassi nel resto del mondo.




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