BRICKLEBERRY

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(2012)
(serie d'animazione)

Regia di: Zac Moncrief, Brian LoSchiavo, Ira Sherak, Spencer Laudiero, Seung Woo Cha, Ashley J. Long, Matthew Long, Carl Faruolo, Mike Hollingsworth, Bert Ring, Susie Dietter, Paul Lee
Creato da: Roger Black, Waco O'Guin

Prodotto da: Roger Black, Waco O'Guin, Daniel Tosh
Produzione: Comedy Central, Fox 21, Fox Television Animation
Animazioni: Bento Box Animation
Edizione Italiana: Fox
Episodi: 36 da 22' - 3 stagioni

USCITA ITALIANA: 16 DICEMBRE 2013

Sui piccoli schermi televisivi ritornano le verdi colline, gli alberi e gli animali dei boschi di un Parco Nazionale che riporta alla mente di molte generazioni le avventure dell'orso Yoghi e il suo amico Bubu, con la sola differenza che gli scherzi da loro compiuti quì assumono proporzioni ben diverse.

La serie racconta le a dir poco bizzarre avventure che vivono quotidianamente un gruppo male assortito di ranger del fantomatico Parco Nazionale di Brickleberry. Fanno parte del gruppo il capo Woody, ex porno star violento e razzista, il ranger Steve, l'imbranato del gruppo, il suo amico e collega Denzel, il ragazzo di colore in fissa con il razzismo, inetto e sempre a caccia di donne anziane, la ranger Connie, lesbica con fisico e voce da maschiaccio e l'ultima arrivata, la ranger Ethel, giovane, ingenua ed attraente ragazza trasferita dal più noto Parco di Yellowstone per i suoi problemi con l'alcolismo. Chiude il gruppo un cucciolo d'orso orfano di nome Malloy che vive insieme a Woody ed adora tutti gli agi della vita moderna.

Destinata al solo pubblico adulto, la serie del duo Black/O'Guin è ovviamente comica, con il principale intento di divertire, ma superando ogni limite morale degli argomenti trattati, evitando accuratamente ogni sorta di filtro, anche visivo. L'unica concessione sono le parti intime maschili ritratte con dei rettangoli neri. Gli autori non fanno alcun tipo di distinzione e lungo tutti gli episodi trattano una grande quantità di argomenti, da quelli a sfondo razziale, sessista, politico, sociale, economico, religioso e molto altro, ma tutti con la stesso peso: nessun riguardo per niente e nessuno.

Considerazioni queste che potrebbero far storcere il naso a molti ma è tale la concezione della serie che alla fine gli autori riescono nel loro intento: far ridere essendo oltre ogni modo scorretti. A differenza di altre serie per adulti, non cercano di infarcire i discorsi di qualche parolaccia di tanto in tanto o frecciatine lanciate qua e la, ma affrontando ogni argomento di petto rimanendovi fedele dal primo all'ultimo minuto della storia, utilizzando un linguaggio scurrile e descrivendo azioni scorrette le cui conseguenze portano sempre a dei guai. I finali poi, essendo ogni episodio auto-conclusivo, non sempre si risolvono per il meglio o riportano la situazione alla normalità.

Tra tutti i personaggi poi, sia tra i primari che tra i secondari, non è presente alcuna figura che è possibile annoverare come "buona", le cui azioni non portano a nulla di sbagliato o dissacrante. Sotto questo aspetto si legge una certa coerenza, comica, sbagliata, ma pur sempre coerenza. Neanche gli animali che vivono nel parco vengono risparmiati. Se nella maggior parte dei casi fanno una brutta fine, violenta e insensata, anche loro hanno dei momenti di rivalsa comportandosi nel peggiore dei modi sia verso gli umani che tra di loro.

Alla fine la serie risulta veramente ben fatta, con un reparto visivo anche piacevole, in linea con altre produzioni seriali dirette al pubblico adulto. L'occhio di chi guarda però non deve soffermarsi sul linguaggio o sulla scorrettezza delle singole azioni, ma sul significato che si cela sempre dietro gli argomenti trattati. L'intento degli autori è infatti quello di far luce su quanto di più sbagliato c'è nelle situazioni rappresentate, dai pericoli dell'alcolismo, all'uso improprio delle armi, da ogni forma di abuso ai crimini contro la natura e gli animali.

I soli primi minuti del primo episodio descrivono appieno tutta la produzione e sono da incorniciare.





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