EDEN

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(2021)
(serie d'animazione)

Regia di: Yasuhiro Irie
Storia di: Kimiko Ueno
Creata da: Justin Leach

Prodotto da: Justin Leach
Produzione: CGCG Studio Inc., Qubic Pictures
Animazioni: CGCG Studio Inc., Qubic Pictures
Edizione Italiana: Netflix
Episodi: 4 da 25' - 1 stagione

USCITA ITALIANA: 27 MAGGIO 2021

L'animatore e tecnico degli effetti speciali Justin Leach, artista con lunga esperienza in USA e Giappone, crea una nuova serie fantascientifica in una Terra senza gli esseri umani e popolata di soli robot.

La storia è ambientata migliaia di anni nel futuro, periodo in cui gli esseri umani hanno finito per distruggere il loro pianeta e, infine, loro stessi. Gli unici abitanti rimasti sono dei robot che hanno riportato la terra ad un luogo nuovamente rigoglioso e sano. Nella città chiamata Eden 3 due robot raccoglitori assegnati ad un campo di frutta un giorno si imbattono in una capsula in cui è mantenuta in ibernazione una bambina umana. I due robot non se la sentono di denunciare la presenza di un essere umano al capo dei robot e decidono di allontanarsi dalla città per crescere la piccola in un luogo sicuro. Anni dopo, ormai cresciuta, Sara si imbatterà in alcune verità molto importanti per il suo futuro e quello della razza umana. Ma ad ostacolarla ci saranno dei pericolosi robot che lottano per lasciare Eden nello stato attuale.

Uno degli incubi fantascientifici più ricorrenti è quello che vede la razza umana opposta ai robot. Innumerevoli gli scrittori che hanno esplorato le implicazioni etiche e non solo che questa storia comporta, e Justin Leach si aggiunge alla lunga lista. Questa breve serie si focalizza su una piccola parte di un enorme futuro, con pochi robot protagonisti e una verità nascosta dietro un progetto molto importante, sia per il pianeta che per il suo futuro, umani e robot compresi. Una scrittura lineare e apparentemente semplice che riesce, con un buon ritmo, a descrivere eventi passati e attuali, presentare i principali personaggi, e ad arrivare al cuore della storia e alle scene fulcro della produzione. Una visione ottimistica e mai violenta, neanche negli eventi finali, che si ispira direttamente alle leggi della robotica che Isaac Asimov enunciò negli anni quaranta dello scorso secolo.

Realizzata con animazioni 3D, cavallo di battaglia degli studios produttori, l'anime è molto colorato e con ottimi modelli animati con movimenti molto buoni per i robot ma forse appena sufficienti per l'unico essere umano presente, sempre un po' macchinosi e poco realistici.
L'opera originale vuole conquistare il pubblico con una storia mediamente gioiosa, ottimista, tra fantascienza distopica e profonde riflessioni sul futuro della terra, sulla natura, sull'inquinamento e col dito puntato proprio sulla razza umana. Una piccola serie lunga quattro episodi che è più un lungometraggio, e una storia concentrata che si può separare in due parti, con i primi tre episodi ad occuparsi della crescita della protagonista e accenni al progetto originale e solo l'ultimo diretto alla risoluzione della storia.

Una stesura lineare ma non scontata che contrappone umani a intelligenza artificiale, altro cliché già visto, ma con posizioni meno nette, in cui dai primi minuti è difficile capire quale lato osteggiare, tra umani e automi, visto il paradiso verde e rigoglioso che i secondi sono riusciti a ricreare senza i primi tra i piedi. Un ovvio messaggio di speranza che è un buon esperimento, semplice, leggero, di facile lettura, nella prima serie originale ideata da Netflix. Una breve serie che profuma molto di Giappone e che si conclude con una sola stagione, riuscendo a divertire il pubblico, sia dei più giovani che non.






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