RANGO. (Rango - 2011)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Gore Verbinski
Sceneggiatura di: John Logan
Storia di: John Logan, Gore Verbinski, James Ward Byrkit
Prodotto da: John B. Carls, Graham King, Gore Verbinski
Produzione: Industrial Light & Magic, Blind Wink, GK Films, Nickelodeon Movies
Animazioni: Industrial Light & Magic
Edizione Italiana: Universal Pictures
USCITA ITALIANA: 11 MARZO 2011
Un cast d'eccezione, un budget stratosferico e l'arte dei tecnici della Industrial Light & Magic fondata da George Lucas riportano i fasti del vecchio west come mai sono apparsi prima sul grande schermo. Una nuova animal comedies voluta, scritta, diretta e prodotta da un regista quì alla sua prima in questo settore.
Il protagonista della storia è un camaleonte domestico che vive tutto solo in una vaschetta trasparente. Il suo mondo è rappresentato da una palma, una piccola piscina con l'acqua, un pesce giocattolo, un mezzo busto di una bambola senza testa e uno scarafaggio morto. Il camaleonte, vista l'eterna solitudine a cui è sottoposto ogni giorno, si imagina attore e autore coinvolgendo come cast gli oggetti inanimati a lui vicino. Ma quando un incidente lo sbalzerà fuori dall'auto in cui lo stanno trasportando e si ritroverà al centro del deserto del Mojave prima, e in una cittadina impolverata e in classico stile western poi, dovrà reinventarsi in un nuovo personaggio per non fare una brutta fine.
La storia è principalmente un omaggio ad un periodo cinematografico a noi lontano. Quel vecchio West che ha dato vita a miti, personaggi indimenticabili e scenografie indelebili nella mente di ognuno. Una commedia che gira intorno ad un personaggio la cui identità è già in discussione dalle primissime scene. Personaggio che viene catapultato in un mondo a lui nuovo e ostile in cui dovrà tirare fuori tutto il suo coraggio per salvare la pelle. Ma anche una commedia degli equivoci che finirà immancabilmente per trasformare un imbranato straniero nel salvatore della città. Una stesura a tratti lenta, ma con tutte le caratteristiche delle storie più classiche, compresa la caduta del protagonista a metà percorso e la sua rinascita prima delle battute finali della storia.
Verbinski mette piede nel settore del cinema d'animazione e lo fà lasciando un'impronta visibile. Innovazione o meno, il regista e produttore vuole gli attori in pista e non soltanto in sala doppiaggio, ma anche i tecnici e gli animatori vicino ai primi per meglio carpirne movimenti, espressioni e quant'altro. Questo perchè per realizzare il titolo lo si è prima girato per intero in piccoli teatri di posa con scenografie essenziali e senza costumi alcuni. Il girato è poi stato portato negli studios della ILM dove gli artisti hanno letteralmente animato i personaggi al computer sopra le scene realizzate dal vivo e costruito le scenografie tutte intorno.
La parte visiva è quella che rappresenta uno dei punti positivi dell'intera produzione. Ogni personaggio è realizzato e animato con grande cura e realismo, così come le location, non numerosissime, ma molto dettagliate. Per l'animazione in particolare è stata scelta la collaudata key-animation, mista a una sorta di "rotoscoping" su e con chiari riferimenti alle scene girate con gli attori dal vivo. Ma gli studios d'effetti digitali qui alla loro prima produzione interamente animata in CGI, mostrano certamente il meglio proprio nel campo degli effetti come polveri, fluidi ma anche sabbia e materiali di ogni genere, mai realistici come in una produzione di questo settore. L'esperienza di oltre 36 anni di lavori nel campo cinematografico ne fanno infatti uno degli studios più titolati esistenti.
Il risultato è un lungometraggio visivamente spettacolare. Lo stile scelto è molto realistico e totalmente lontano dalle produzioni CGI destinate ad un pubblico giovane. La commedia presenta meno momenti comici di quelli che ci si aspetta, con la mimica dei personaggi pronta a supplire a questi. Ma anche un ironia a tratti macabra come l'abuso di pistole anche dei personaggi più giovani o frecce piantante in un occhio. La storia può peccare un pò nei tempi, a tratti lenti, ma alla fine godibile. Ma soprattutto ci troviamo difronte un degno omaggio ad un epopea che ha dato vita a molti miti e un tuffo nel passato tra polvere e cinturoni da cow-boy che non dispiace fare, soprattutto per i riferimenti come al cinema di Sergio Leone e non solo. Un film che riuscirà sicuramente a conquistare, anche se non subito, una buona schiera di estimatori.
Il budget messo a disposizione per la sua realizzazione è di ben 150 milioni di dollari, per cui si è potuto contare anche su un cast di attori e doppiatori veramente d'eccezione come Johhny Depp, Isla Fisher, Abigail Breslin, Ned Beatty, Alfred Molina, Bill Nighy, Stephen Root, Timothy Olyphant, Ray Winstone, James Ward Byrkit e molti altri. Per la versione italiana invece troviamo i bravissimi Nanni Baldini, Pino Insegno, Giuppy Izzo e molti altri. Il lungometraggio arriva nei cinema italiani dall'11 Marzo 2011, una settimana dopo l'uscita in patria.
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(Rango - 2011)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di:
Gore Verbinski
Sceneggiatura di:
John Logan
Storia di:
John Logan, Gore Verbinski, James Ward Byrkit
Prodotto da:
John B. Carls, Graham King, Gore Verbinski
Produzione:
Industrial Light & Magic, Blind Wink, GK Films, Nickelodeon Movies
Animazioni:
Industrial Light & Magic
Edizione Italiana:
Universal Pictures
USCITA ITALIANA: 11 MARZO 2011
Un cast d'eccezione, un budget stratosferico e l'arte dei tecnici della Industrial Light & Magic fondata da George Lucas riportano i fasti del vecchio west come mai sono apparsi prima sul grande schermo. Una nuova animal comedies voluta, scritta, diretta e prodotta da un regista quì alla sua prima in questo settore.
Il protagonista della storia è un camaleonte domestico che vive tutto solo in una vaschetta trasparente. Il suo mondo è rappresentato da una palma, una piccola piscina con l'acqua, un pesce giocattolo, un mezzo busto di una bambola senza testa e uno scarafaggio morto. Il camaleonte, vista l'eterna solitudine a cui è sottoposto ogni giorno, si imagina attore e autore coinvolgendo come cast gli oggetti inanimati a lui vicino. Ma quando un incidente lo sbalzerà fuori dall'auto in cui lo stanno trasportando e si ritroverà al centro del deserto del Mojave prima, e in una cittadina impolverata e in classico stile western poi, dovrà reinventarsi in un nuovo personaggio per non fare una brutta fine.
La storia è principalmente un omaggio ad un periodo cinematografico a noi lontano. Quel vecchio West che ha dato vita a miti, personaggi indimenticabili e scenografie indelebili nella mente di ognuno. Una commedia che gira intorno ad un personaggio la cui identità è già in discussione dalle primissime scene. Personaggio che viene catapultato in un mondo a lui nuovo e ostile in cui dovrà tirare fuori tutto il suo coraggio per salvare la pelle. Ma anche una commedia degli equivoci che finirà immancabilmente per trasformare un imbranato straniero nel salvatore della città. Una stesura a tratti lenta, ma con tutte le caratteristiche delle storie più classiche, compresa la caduta del protagonista a metà percorso e la sua rinascita prima delle battute finali della storia.
Verbinski mette piede nel settore del cinema d'animazione e lo fà lasciando un'impronta visibile. Innovazione o meno, il regista e produttore vuole gli attori in pista e non soltanto in sala doppiaggio, ma anche i tecnici e gli animatori vicino ai primi per meglio carpirne movimenti, espressioni e quant'altro. Questo perchè per realizzare il titolo lo si è prima girato per intero in piccoli teatri di posa con scenografie essenziali e senza costumi alcuni. Il girato è poi stato portato negli studios della ILM dove gli artisti hanno letteralmente animato i personaggi al computer sopra le scene realizzate dal vivo e costruito le scenografie tutte intorno.
La parte visiva è quella che rappresenta uno dei punti positivi dell'intera produzione. Ogni personaggio è realizzato e animato con grande cura e realismo, così come le location, non numerosissime, ma molto dettagliate. Per l'animazione in particolare è stata scelta la collaudata key-animation, mista a una sorta di "rotoscoping" su e con chiari riferimenti alle scene girate con gli attori dal vivo. Ma gli studios d'effetti digitali qui alla loro prima produzione interamente animata in CGI, mostrano certamente il meglio proprio nel campo degli effetti come polveri, fluidi ma anche sabbia e materiali di ogni genere, mai realistici come in una produzione di questo settore. L'esperienza di oltre 36 anni di lavori nel campo cinematografico ne fanno infatti uno degli studios più titolati esistenti.
Il risultato è un lungometraggio visivamente spettacolare. Lo stile scelto è molto realistico e totalmente lontano dalle produzioni CGI destinate ad un pubblico giovane. La commedia presenta meno momenti comici di quelli che ci si aspetta, con la mimica dei personaggi pronta a supplire a questi. Ma anche un ironia a tratti macabra come l'abuso di pistole anche dei personaggi più giovani o frecce piantante in un occhio. La storia può peccare un pò nei tempi, a tratti lenti, ma alla fine godibile. Ma soprattutto ci troviamo difronte un degno omaggio ad un epopea che ha dato vita a molti miti e un tuffo nel passato tra polvere e cinturoni da cow-boy che non dispiace fare, soprattutto per i riferimenti come al cinema di Sergio Leone e non solo. Un film che riuscirà sicuramente a conquistare, anche se non subito, una buona schiera di estimatori.
Il budget messo a disposizione per la sua realizzazione è di ben 150 milioni di dollari, per cui si è potuto contare anche su un cast di attori e doppiatori veramente d'eccezione come Johhny Depp, Isla Fisher, Abigail Breslin, Ned Beatty, Alfred Molina, Bill Nighy, Stephen Root, Timothy Olyphant, Ray Winstone, James Ward Byrkit e molti altri. Per la versione italiana invece troviamo i bravissimi Nanni Baldini, Pino Insegno, Giuppy Izzo e molti altri. Il lungometraggio arriva nei cinema italiani dall'11 Marzo 2011, una settimana dopo l'uscita in patria.