SHREK. (Shrek - 2001)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Andrew Adamson, Vicky Jenson
Sceneggiatura di: Ted Elliot, Terry Rossio, Joe Stillman, Roger S.H. Schulman
Basato sul libro di: William Steig
Prodotto da: Aron Warner, John H. Williams, Jeffrey Katzemberg
Produzione: DreamWorks Picture
Animazioni: PDI/DreamWorks
Distribuzione: UIP
Tagline: "The greatest fairy tale never told."
Non si può non parlare di questo titolo allegandolo ad un nuovo inizio, anzi a diversi inizi. Storia e produzione hanno modificato la concezione delle favole a mò "..c'èra una volta.." e il lato tecnico non centra nuovi traguardi, ma impone nuove regole sviluppando con facilità quello che fino a quel momento altri studi di animazione avevano (pochi) raggiunto con difficoltà. Cominciando proprio da Shrek, da oggi ogni vecchia immagine di cattiveria e bruttezza legata ad un orco sarà surclassata dalla nuova idea di 'bonarietà' e divertimento che i produttori della DreamWorks hanno portato in ogni angolo del globo con la loro nuova creatura. Ma è la storia di fondo che rompe ogni schema. Per il mondo Disney è stato certamente uno schiaffo morale vedere icone di lungometraggi animati rivoltati e rigirati come un calzino i vecchi filoni logici del: eroe bello, educato e buono salva la bella in pericolo dal cattivo di turno con infarcimenti di castelli, draghi, lupi e incantesimi. Ma penso che infondo anche loro si siano divertiti alla visione questo titolo.
La storia vede protagonista, il che si intuisce dal titolo, di un orco verde di nome Shrek. Ma, come prima accennato, questo personaggio, anche se principale, non ha nessun canone di buono della vicenda essendo scorbutico, cattivo, rozzo, insopportabile ecc. L'unica cosa a cuore di Shrek è la sua palude, tutto il suo mondo, e quando questa viene presa d'assalto da ogni creatura fantastica del mondo delle fiabe (nani, porcellini, lupi, fate e qual si voglia personaggio) cacciata dal perfido Lord Farquaad tocca a l'orco darsi da fare per riavere la sua palude tutta per lui. Al suo arrivo alla corte del Lord in questione, quest'ultimo gli propone di scambiare la proprietà della palude con una principessa, che Lord Farquaad vorrebbe sposare, intrappolata in un castello, con tanto di drago a guardia. Quì inizia l'avventura di Shrek in compagnia di Ciuchino, un dolce asinello che tutti vorremmo a nostro fianco (ma imbavagliato). Di nota l'assenza del personaggio della Fatina (Dama Fortuna nell'originale) di cui le scene sono state completamente tagliate, promettendo l'utilizzo del personaggio (poi avvenuto) nel seguito.
Con un budget di 60 milioni di dollari e 4 anni di sviluppo, Shrek segna un passo importante nella concezione e nella realizzazione delle animazioni 3D. Il team di sviluppo è lo stesso che ha realizzato "Z la Formica" (Antz - 1998). Vista la totale assenza di motion capture molto del tempo è stato utilizzato soltanto per pochi ma molto importanti aspetti che hanno contribuito alla riuscita del progetto. In testa tra tutti dei nuovi e rivoluzionari script per l'animazione facciale e corporale (con il classico sistema point-to-point per modificare ogni singola parte di viso e corpo ma processo moltiplicato per cento!) con cui si sono raggiunti gradi di realismo notevoli. Altri aspetti importanti sono la gestione dei fluidi (liquidi più o meno viscosi dal latte al fango), di cui i primi minuti di pellicola sono infarciti tanto da aver causato meraviglia e distaccamento delle mascelle a molti appassionati e professionisti del settore. Non meno importante anche l'utilizzo di elaborati script per gestire vestiti e stoffe varie (gli abiti della principessa su tutto) e un avanzato sistema di gestione dei peli per capelli e peluria tra l'altro riadattato e utilizzato anche per la gestione dell'erba sul terreno. Anche la pelle dei personaggi, specialmente quelli principali, ha creato non pochi problemi, basti pensare che per definire completamente la principessa Fiona (pelle, materiali, scheletri per le animazioni e script vari per gestire peli e vestiti) è stato necessario circa un anno. Completano il tutto pioggia, nebbia, fumo e fuoco che condiscono meravigliosamente il risultato finale. Non meno cure sono state affidate agli ambienti, vera gioia per gli occhi. 36 le location e migliaia i dettagli e gli oggetti che hanno dato filo da torcere ai circa 350 processori della render farm PDI in fase di render.
Tralasciando gli aspetti visivi, note importanti riguardano le voci (doppiaggio) e le musiche. Per le prime si è fatto ricorso a quattro nomi altisonanti di Hollywood che, tra l'altro, non si sono mai incontrati nelle sessioni di registrazione: Myke Myers (Shrek), Eddie Murphy (Ciuchino), Camerun Diaz (Fiona) e John Lithgow (Farquaad) splendidamente doppiate per la versione italiana. Tra l'altro i personaggi stessi hanno subito le influenze caratteriali dei loro doppiatori originali (Myers e Murphy su tutti) ma anche nel disegno e nei movimenti (Camerun Diaz è stata completamente presa ad esempio per ricreare Fiona). Anche alle musiche è rilegata una parte non meno importante. Aprono e chiudono la favola i bravissimi SmashMouth che con i loro ritmi e le belle melodie sanno ricreare le giuste atmosfere. Di nota l'utilizzo della bellissima Halleluya di Jeff Buckley eseguita da un altro cantante per l'occasione (il momento riguarda le riflessioni dei personaggi principali prima del matrimonio). Per modellare il ciuchino i disegnatori della DreamWorks hanno cercato informazioni e foto su internet per poi scovare un ottimo modello proprio nelle vicinanze dei loro studi, mentre per le sue movenze si sono studiati i movimenti di cani e conigli. Per le coreografie delle scene di combattimento era stato scelto l'attore Jackie Chan, ma poi si è optato per Wo Hu Cang Long (La Tigre e il Dragone). Di nota la prima visione di Shrek è stata effettuata dai legali della DreamWorks che dovevano prevedere eventuali garbugli legali legati ai copyright sui personaggi Disney.
Il film è una goduria per gli occhi e la storia ha saputo appassionare una grande platea, ma senza dimenticare che l'intero progetto è stato concepito per un pubblico adulto, visto le tematiche e le battute, e rilasciando ai bambini il divertimento della visione. Nel mondo ad oggi ha incassato oltre 470 milioni di dollari e si è aggiudicato l'oscar come miglior lungometraggio animato (2002 - anno di nascita della categoria). Anche in Italia il film ha riscosso molti successi, piazzandosi tra i lungometraggi animati più visti nel nostro paese. Nella versione DVD di Shrek sono presenti tantissimi extra, tra cui giochi, making-of e chicche come corti aggiuntivi.
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(Shrek - 2001)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di:
Andrew Adamson, Vicky Jenson
Sceneggiatura di:
Ted Elliot, Terry Rossio, Joe Stillman, Roger S.H. Schulman
Basato sul libro di:
William Steig
Prodotto da:
Aron Warner, John H. Williams, Jeffrey Katzemberg
Produzione:
DreamWorks Picture
Animazioni:
PDI/DreamWorks
Distribuzione:
UIP
Tagline:
"The greatest fairy tale never told."
Non si può non parlare di questo titolo allegandolo ad un nuovo inizio, anzi a diversi inizi. Storia e produzione hanno modificato la concezione delle favole a mò "..c'èra una volta.." e il lato tecnico non centra nuovi traguardi, ma impone nuove regole sviluppando con facilità quello che fino a quel momento altri studi di animazione avevano (pochi) raggiunto con difficoltà. Cominciando proprio da Shrek, da oggi ogni vecchia immagine di cattiveria e bruttezza legata ad un orco sarà surclassata dalla nuova idea di 'bonarietà' e divertimento che i produttori della DreamWorks hanno portato in ogni angolo del globo con la loro nuova creatura. Ma è la storia di fondo che rompe ogni schema. Per il mondo Disney è stato certamente uno schiaffo morale vedere icone di lungometraggi animati rivoltati e rigirati come un calzino i vecchi filoni logici del: eroe bello, educato e buono salva la bella in pericolo dal cattivo di turno con infarcimenti di castelli, draghi, lupi e incantesimi. Ma penso che infondo anche loro si siano divertiti alla visione questo titolo.
La storia vede protagonista, il che si intuisce dal titolo, di un orco verde di nome Shrek. Ma, come prima accennato, questo personaggio, anche se principale, non ha nessun canone di buono della vicenda essendo scorbutico, cattivo, rozzo, insopportabile ecc. L'unica cosa a cuore di Shrek è la sua palude, tutto il suo mondo, e quando questa viene presa d'assalto da ogni creatura fantastica del mondo delle fiabe (nani, porcellini, lupi, fate e qual si voglia personaggio) cacciata dal perfido Lord Farquaad tocca a l'orco darsi da fare per riavere la sua palude tutta per lui. Al suo arrivo alla corte del Lord in questione, quest'ultimo gli propone di scambiare la proprietà della palude con una principessa, che Lord Farquaad vorrebbe sposare, intrappolata in un castello, con tanto di drago a guardia. Quì inizia l'avventura di Shrek in compagnia di Ciuchino, un dolce asinello che tutti vorremmo a nostro fianco (ma imbavagliato). Di nota l'assenza del personaggio della Fatina (Dama Fortuna nell'originale) di cui le scene sono state completamente tagliate, promettendo l'utilizzo del personaggio (poi avvenuto) nel seguito.
Con un budget di 60 milioni di dollari e 4 anni di sviluppo, Shrek segna un passo importante nella concezione e nella realizzazione delle animazioni 3D. Il team di sviluppo è lo stesso che ha realizzato "Z la Formica" (Antz - 1998). Vista la totale assenza di motion capture molto del tempo è stato utilizzato soltanto per pochi ma molto importanti aspetti che hanno contribuito alla riuscita del progetto. In testa tra tutti dei nuovi e rivoluzionari script per l'animazione facciale e corporale (con il classico sistema point-to-point per modificare ogni singola parte di viso e corpo ma processo moltiplicato per cento!) con cui si sono raggiunti gradi di realismo notevoli. Altri aspetti importanti sono la gestione dei fluidi (liquidi più o meno viscosi dal latte al fango), di cui i primi minuti di pellicola sono infarciti tanto da aver causato meraviglia e distaccamento delle mascelle a molti appassionati e professionisti del settore. Non meno importante anche l'utilizzo di elaborati script per gestire vestiti e stoffe varie (gli abiti della principessa su tutto) e un avanzato sistema di gestione dei peli per capelli e peluria tra l'altro riadattato e utilizzato anche per la gestione dell'erba sul terreno. Anche la pelle dei personaggi, specialmente quelli principali, ha creato non pochi problemi, basti pensare che per definire completamente la principessa Fiona (pelle, materiali, scheletri per le animazioni e script vari per gestire peli e vestiti) è stato necessario circa un anno. Completano il tutto pioggia, nebbia, fumo e fuoco che condiscono meravigliosamente il risultato finale. Non meno cure sono state affidate agli ambienti, vera gioia per gli occhi. 36 le location e migliaia i dettagli e gli oggetti che hanno dato filo da torcere ai circa 350 processori della render farm PDI in fase di render.
Tralasciando gli aspetti visivi, note importanti riguardano le voci (doppiaggio) e le musiche. Per le prime si è fatto ricorso a quattro nomi altisonanti di Hollywood che, tra l'altro, non si sono mai incontrati nelle sessioni di registrazione: Myke Myers (Shrek), Eddie Murphy (Ciuchino), Camerun Diaz (Fiona) e John Lithgow (Farquaad) splendidamente doppiate per la versione italiana. Tra l'altro i personaggi stessi hanno subito le influenze caratteriali dei loro doppiatori originali (Myers e Murphy su tutti) ma anche nel disegno e nei movimenti (Camerun Diaz è stata completamente presa ad esempio per ricreare Fiona). Anche alle musiche è rilegata una parte non meno importante. Aprono e chiudono la favola i bravissimi SmashMouth che con i loro ritmi e le belle melodie sanno ricreare le giuste atmosfere. Di nota l'utilizzo della bellissima Halleluya di Jeff Buckley eseguita da un altro cantante per l'occasione (il momento riguarda le riflessioni dei personaggi principali prima del matrimonio). Per modellare il ciuchino i disegnatori della DreamWorks hanno cercato informazioni e foto su internet per poi scovare un ottimo modello proprio nelle vicinanze dei loro studi, mentre per le sue movenze si sono studiati i movimenti di cani e conigli. Per le coreografie delle scene di combattimento era stato scelto l'attore Jackie Chan, ma poi si è optato per Wo Hu Cang Long (La Tigre e il Dragone). Di nota la prima visione di Shrek è stata effettuata dai legali della DreamWorks che dovevano prevedere eventuali garbugli legali legati ai copyright sui personaggi Disney.
Il film è una goduria per gli occhi e la storia ha saputo appassionare una grande platea, ma senza dimenticare che l'intero progetto è stato concepito per un pubblico adulto, visto le tematiche e le battute, e rilasciando ai bambini il divertimento della visione. Nel mondo ad oggi ha incassato oltre 470 milioni di dollari e si è aggiudicato l'oscar come miglior lungometraggio animato (2002 - anno di nascita della categoria). Anche in Italia il film ha riscosso molti successi, piazzandosi tra i lungometraggi animati più visti nel nostro paese. Nella versione DVD di Shrek sono presenti tantissimi extra, tra cui giochi, making-of e chicche come corti aggiuntivi.