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CHI
HA BISOGNO DI TENCHI? THE MOVIE (Tenchi
Muyo in Love - 1996)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Hiroshi Negishi
Sceneggiatura di: Ryoe Tsukimura e Hiroshi Negishi
Prodotto da: Tak W. Abe, Naoju Nakamura e Hidemi Satani
Produzione: Tenchi Muyo Committee, AIC e Geneon Ent.
Realizzazione: AIC e Studio Mook
EDIZIONE ITALIANA: Dynit
Il primo lungometraggio nato dopo la serie omonima
e primo dei tre realizzati sempre dallo studio Anime International
Company vede alla regia Hiroshi Negishi, uno dei registi della
serie, quì anche autore della storia. Tenchi e tutti
i suoi amici si trovano quì ad affrontare un nemico
molto al di fuori delle loro portate, proveniente da un altro
pianeta, che costringerà il gruppo a fare un salto
indietro nel passato per prevenire una catastrofe.
La
storia è da ricercarsi nel passato, in un tempo e luogo
differente a quello in cui inizia la storia, dove una pericolosa
entità chiamata Kain fu catturata grazie al potere
dell'imperatore Jurai e rinchiuso in una dimensione sub-spaziale.
Ma questa entità, capace di spostarsi anche indietro
nel tempo, per liberarsi pensa di eliminare il problema all'origine,
ovvero quella stirpe che l'ha sempre minacciato; quest'ultima
è rappresentata proprio dalla madre di Tenchi. Toccherà
così a Tenchi e al suo gruppo di amici, come sempre
male assortito, a tornare anche loro nel passato per evitare
che la minaccia Kain metta in pratica la sua vendetta cercando,
nello stesso tempo, di non mettere il naso nelle vicende di
quelli che diventeranno i suoi futuri genitori.
Le
vicende narrate nella serie di Tenchi Masaki, del demone Ryoko
e di come tutto questo ha avuto inizio, in questo primo lungometraggio
non si fa cenno alcuno. Gli autori non vogliono realizzare
un riassunto della serie con questa produzione ma aggiungere
nuovi capitoli, considerati quasi spin-off, e allargare quel
mondo che ruota proprio intorno al giovane Tenchi. Le tematiche
fantascientifiche disegnate sullo sfondo della vita studentesca
giapponese sono molto d'attrazione e proprio con quest'idea
è stata scritta una sceneggiatura scorrevole e lineare,
con buoni momenti d'azione su uno sfondo che oscilla tra serietà
ed ironia, come nel classico della tradizione anime giapponese.
La
AIC, in collaborazione con lo Studio Mook, realizza un anime
di buona qualità, ben caratterizzato e graficamente
in linea, cosa molto importante, con la serie tv omonima realizzata
sempre negli stessi studios. Background e animazioni sono
realizzate nel classico stile 2D con pochissimi interventi
di animazioni e effetti realizzati con l'ausilio di computer
grafica. Picchi di stile si notano nelle animazioni delle
maggiori scene d'azione; tratti volutamente più confusi,
come se disegnati velocemente a mano, creano delle scene suggestive.
A completare l'opera ci sono dei momenti significativi, come
quello iniziale e quello dello scontro finale, realizzati
come lunghi piani sequenza, ottimamente scritte e animate.
Il
primo dei tre film che segue le due miniserie e altri speciali
OAV, rappresentano una valida scelta tra le numerose produzioni
anime realizzate nel sol levante di genere fanta-umoristico.
Questa produzione targata AIC e Geneon Entertainment è
ben caratterizzata e la storia ha come fulcro un triangolo
tra un personaggio maschile e altri femminili, stile Lamù
(Lum), da cui trae spunto anche per i momenti più esilaranti
della sceneggiatura. La visione di questo primo lungometraggio
è comunque consigliato a chi ha già seguito
le vicende di Tenchi e compagni dalle prime storie delle miniserie,
per meglio comprendere i collegamenti con i personaggi.
"Chi Ha Bisogno di Tenchi? The Movie" arriva in
Italia sotto etichetta Dynit circa sette anni dopo l'uscita
in patria. Il DVD presenta video nel formato anamorfico 16:9
e audio Italiano Dolby Digital Surround 2.0, oltre l'immancabile
traccia audio originale giapponese. Dynit propone un Box comprendente
le due miniserie e i primi due lungometraggi tutti raccolti
in 4 DVD. Il lungometraggio è uscito anche nella collana
Japan Dvd Animation della DeAgostini.


Altre informazioni, foto e trailer tra le Dynit: www.dynit.it
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