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MONSTERS
& CO. (Monsters Inc. - 2001)
(lungometraggio
d'animazione)
Regia: Peter Docter, David Silverman e Lee Unkrich
Sceneggiatura di: Dan Gerson e Andrew Stanton
Storia di: Jill Culton, Peter Docter, Ralph Eggleston
e Jeff Pidgeon
Prodotto da: Darla K. Anderson e Kori Rae
Produzione: Pixar Animation Studios e Walt Disney
Pictures
Realizzazione: Pixar Animation Studios
Distribuzione: Buena Vista Italia
Un
nome: John Lasseter. Uno studios: Pixar. Tre sfonda botteghini
alle spalle diretti dal gran capo ex ILM. Centinaia di persone
tra modellazione, animazione, programmazione, e decine di
altri settori. Un budget da capogiro: 115 milioni di dollari.
Renderman allo stato dell'arte ma anche fino a 12 ore per
il render di ogni singolo frame che vede Sulley sullo schermo,
causa i 2.320.413 peli presenti sul suo corpo. Questo e altro
si trova alle spalle di "Monsters & Co.", ma anche una storia
che lo rende uno dei migliori lungometraggi d'animazione mai
realizzati, con oltre 520 milioni di dollari incassati in
tutto il mondo.
Il
tutto si svolge a mostropoli, una città abitata da strani
essere e una civiltà che va avanti grazie alla Monster Inc:
l'azienda di energia elettrica della città. Ma a differenza
della nostra civiltà a mostropoli l'energia elettrica viene
prodotta catturando le grida dei bambini spaventati dai professionisti
dipendenti dell'azienda. Sulley è uno di questi; un mostro
alto più di due metri, un armadio a 2 ante ricoperto interamente
da pelo azzurro a chiazze fucsia. Mike Wazowski è invece il
suo aiutante, e anche il suo migliore amico: un monocolo alto
appena un metro, una sfera verde tutta testa. I due sono la
coppia di spaventatori più in voga della Monster inc. Ma il
lavoro ha regole ferree e alla Monster Inc. una delle regole
d'oro è quella di non entrare mai in contatto con gli umani
e con i loro oggetti. Ma se questo avvenisse cosa accadrebbe?
Cosa farebbe un umano a mostropoli? Quali stravolgimenti porterebbe
il contatto tra due mondi diversi?
Per
la Pixar "Monsters & Co." rappresenta il primo lungometraggio
di casa non diretto dal gran capo Lasseter. La direzione infatti
viene affidata a Peter Docter, aiutato da David Silverman
e Lee Unkrich, che ne garantiscono qualità oltre ogni immaginazione,
dirigendo ogni scena in maniera perfetta e con uno stile molto
pulito. La storia poi è un capolavoro di scrittura. Costruita
ad arte partendo proprio da una nota idea infantile a cui
è stato costruito un intero mondo intorno. Una comicità straripante,
capace di divertire un pubblico di qualsiasi età. Presente
anche una buona dose di mistero che occulta l'intrigo di fondo.
Ma anche una straordinaria caratterizzazione dei personaggi.
Buoni e cattivi sono delineati per benino sullo schermo. E
ci riescono anche con la piccola Boo, una bambina con un vocabolario
di soli termini onomatopeici. E' straordinario poi il coinvolgimento
sentimentale tra i personaggi che trasuda dalle immagini,
cosa di cui pochi lungometraggi possono vantare.
Tecnicamente
questo lungometraggio segna notevoli passi avanti nell'animazione
tridimensionale. Già dalle prime immagini che vedono impegnato
Sulley e i suoi peli in movimento, il tutto sembra essere
un suicidio per la difficoltà di realizzazione. I modellatori
hanno avuto a che fare con diverse decine di modelli ognuno
differente dall'altro, a partire dal numero di arti e appendici
varie, dunque con chiavi d'animazione differenti da modello
a modello. Importate apporto è stato l'innovativo script "Fiz-T"
con il quale è stato possibile animare i vestiti indossati
dai modelli in maniera indipendente e con gran realismo. Da
non dimenticare gli squarci cittadini di mostropoli e della
fabbrica, nonchè degli spazi verdi intravisti un po ovunque
e le numerose location (anche se di stanze singole) che si
incontrano aprendo le numerose porte, tra l'altro realizzate
per un passaggio sullo schermo di pochi secondi. Per arrivare,
infine, al cuore della Monsters Inc, ovvero quell'enorme magazzino
in cui si trovano le milioni di porte e il loro complicato
sistema a rotaie. Questo per mostrare l'enorme mole di lavoro
dei modellatori.
I
colori sullo schermo sono brillantissimi. La scelta cromatica
è orientata al mondo dei giocattoli con texture di tipo plastico
e poco realistico per il mondo dei mostri. Ma i pochi accenni
al nostro mondo sono curati a dovere con ottime texture per
pelle e altri materiali. Le animazioni sono tutte realizzate
in keyframe e altamente curate. E' quasi impossibile trovare
difetti di movimenti o movimenti insufficienti nelle espressioni.
Ma grande merito và anche al reparto degli effetti speciali
che ha curato fluidi e agenti atmosferici con una cura maniacale.
Scene come quella di Sulley all'interno della tormenta di
neve sono da delirio per ogni appassionato di grafica in CGI.
Il reparto sonoro vede come compositore quel genio di Randy
Newman, il cui numero di colonne sonore è abbondantemente
a tre cifre. Momenti spassosi vengono scanditi da melodie
tremendamente orecchiabili ed è superfluo sottolineare che
proprio con "Monsters & Co." abbia vinto un Oscar e un Grammy
Awards come miglior brano originale. Ma anche i doppiatori
hanno dato il loro apporto alla pellicola. In terra natia
Sulley e Mike hanno avuto le voci dei grandi John Goodman
e Billy Crystal che, curiosità, hanno registrato le loro parti
nello stesso momento, cosa inusuale per un film d'animazione.
Presenti anche Steve Buscemi (la voce di Randall) e Jennifer
Tilly (Celia). Tra l'altro per Goodman e Buscemi è la quarta
volta di un lavoro di coppia, ma le precedenti tre erano state
tutte sotto la direzione dei fratelli Cohen.
Per
la voce della piccola Boo era stata programmata una bambina
di 6 anni ma alla fine è stata scelta una bambina molto più
piccola per un migliore attaccamento a Sulley. Questo ha certamente
creato problemi maggiori visto l'esiguo vocabolario della
piccola. Le sessioni di registrazione di Mary Gibbs, la voce
della piccola Boo, non sono avvenute nei classici studi di
registrazione, ma si è registrato tutto il registrabile facendo
giocare e divertire la piccola. Il lavoro più arduo è stato
far pronunciare il nome "Mike Wazowski". Il tutto è stato
poi tagliato e montato a dovere sulla pellicola.
Numerosi anche gli omaggi a note pellicole di Hollywood, a
cominciare dai titoli Pixar come "Toy Story" (1995), "Armageddon"
(1998) per la camminata a rallenty degli spaventatori all'ingresso
dell'angar di lavoro, fino al ristorante "Harryhausen", omaggio
al grande Ray Harryhausen, pioniere dell'animazione in stop-motion.
Ma nella stanza di Boo troviamo anche giocattoli riferiti
a "Toy Story 2" (1999), "Luxo Jr." (1986) e "Nemo" (2003).
E'
presente un piccolo escamotage nella programmazione: nella
stanza di Boo, quando la piccola deve dire addio a Sulley,
corre verso la porta per richiuderla, ma risulta troppo bassa
nella sua statura e dunque viene ingrandita del 7% solo per
questa scena. Al minuto 3:26, durante la scena della simulazione,
appare su uno dei monitori il numero "510-752-3000", il recapito
telefonico della Pixar. Nei crediti finali appare anche la
scritta "Nessun mostro è stato maltrattato durante le riprese
di questo film" parodie delle classiche pellicole.
Tra i premi ricevuti dalla pellicola spicca l'Oscar prima
citato, più altre 3 candidature. Un annie award, un BAFTA
Awards, un Bogey Awards (Germania), un Golden Satellite Awards,
un Hochi Film Awards, perfino un premio come miglior menù
design in un DVD.
La
pellicola è uscita in patria il 2 Novembre 2001, mentre nel
nostro paese è arrivato il 15 Marzo dell'anno successivo,
incassando ad oggi 6,4 milioni di dollari. All'interno del
DVD sono presenti anche 2 corti, di cui uno proiettato anche
nelle sale prima del lungometraggio, il bellissimo "Pennuti
Spennati" (For the Birds), premiato con l'Oscar come miglior
cortometraggio. Il secondo, "La macchina di Mike", è un'altra
piccola chicca di casa Pixar. Come extra nel DVD giochi, backstage
e scene eliminate.

Il sito ufficiale del film è: www.monstersinc.com
Mentre quello equivalente in lingua italiana è: www.disney.it/Film/Monsters
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