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PLANETES
(2003)
(serie animata)
Regia di: Goro Taniguchi
Sceneggiatua di: Ichiro Okouchi
Tratto da un manga di: Makoto Yukimura
Prodotto da: Chiyuki Uehara, Jun Yakawa e Yoshitaka
Kawaguchi
Produzione: Bandai Visual, NHK, Sunrise
Realizzazione: Sunrise
Edizione Italiana: Beez Entertainment
Distribuzine: Terminal Video
LUn
futuro molto prossimo, detriti fluttuanti intorno alla terra
e tanto spazio vuoto. Questa è la sintesi descrittiva della
nuova serie realizzata dal noto studio Sunrise. Ma niente
di ottimistico, anzi, la previsione che lo studio porta sul
piccolo schermo con Planetes è catastrofica, un futuro, il
2075, in cui le più grandi aziende del mondo si sfidano a
sviluppare le migliori tecnologie spaziali, a conquistare
nuovi pianeti, mentre sulla terra incombono sempre più guerre
civili, conflitti che allontanano i paesi più civilizzati
(e ricchi), quelli che vengono definiti "il primo mondo",
dal terzo e più povero mondo. Un punto di vista minimale,
proprio dai piani più bassi di una grande compagnia spaziale,
rappresenta solo l'inizio della storia; un ottimo punto per
mostrare l'evolversi di un copione che poi così scontato non
è.
E'
proprio il prologo a mostrare lo stato attuale della situazione
rifiuti nello spazio. Una visione non tanto lontano dai nostri
giorni, e un problema a cui si dovrà trovare una soluzione
in un futuro a noi molto vicino. Planetes inizia proprio raccontando
la storia della sezione detriti (debris section) di una nota
compagnia, la storia dei loro componenti, uniti sotto il tetto
dello stesso ufficio ma ognuno diverso, con una personalità
e una storia personale alle spalle. L'avvento della nuova
recluta Ai Tanabe assegnata proprio alla sezione detriti è
l'evento che porta una ventata di novità. Affidata all'astronauta
Hachimaki, la giovane recluta si troverà ad imparare velocemente
il lavoro di "netturbino spaziale" e ad entrare in quel piccolo
mondo rappresentato dai suoi colleghi e da tutti gli impiegati
della stazione orbitante. Ma a rovinare l'atmosfera ci penseranno
non solo alcuni problemi tecnici, anche i dissidi tra colleghi,
a diversi livelli gerarchici, un gruppo di terroristi spaziali
e persino, e più importanti, problemi esistenziali legati
al proprio futuro e ai rapporti interpersonali.
Il
titolo (in originale scritto in greco) sviluppa un tema sociale
e umano su uno sfondo fantascientifico. La storia è molto
interessante e i temi si sviluppano e si intrecciano sapientemente
ponendo al centro i personaggi i cui caratteri, seri o goliardici
che siano, vengono ampliamente illustrati nella prima parte
della serie. Il gruppo dei personaggi principali è numeroso
e molto variegato, dalle mansioni svolte ai collegamenti interpersonali
tra di loro; ogni tassello è importante allo sviluppo della
trama. I tempi sono sapientemente dettati così come i dialoghi,
mentre comicità e temi più seri si alternano lungo tutte le
puntate. La storia viene sviluppata sapientemente lungo i
26 episodi; una durata ottimale. La regia, infine, è molto
pulita e con camere con roll generalmente lento, proprio come
il movimento fluttuante dei corpi nello spazio.
Per
quanto riguarda il lato visivo, il lavoro svolto dalla Sunrise
è veramente di alto livello per una serie animata. Visto il
tema, il disegno ha un tratto molto pulito e quasi esente
da distorsioni, questi ultimi posti a sottolineare solo alcuni
momenti esilaranti della storia. Le animazioni sono molto
fluide e ben si integrano con i fondali e tutti gli altri
elementi in movimento sullo schermo. A completare l'opera
troviamo anche i modelli realizzati dal reparto D.I.D. della
Sunrise: coloro che si occupano delle animazioni in CG, autori
principalmente dei modelli (mecha) delle stazioni spaziali
e aeromobili vari, comunque ottimamente integrati al resto
delle animazioni. Chiude la produzione il reparto musicale.
I temi realizzati per la serie sono molto orecchiabili e pronte
a completare ottimamente le atmosfere della storia.
La
serie è di alto livello, ottimamente scritta e altrettanto
animata. A colpire, rispetto alle classiche produzioni giapponesi,
è il grande impegno nell'infondere realismo e umanità su argomenti
generalmente seri ai personaggi, oltre ai momenti comici che
ben completano l'opera. La storia è chiara e nessun interrogativo
viene lasciato in sospeso, dai singoli personaggi alla storia
che li lega e li legherà insieme fino agli ultimi episodi.
La prima parte della serie lascia intendere banalità nei personaggi
che appaiono sullo schermo, ma opinione subito rivalutata
con l'avanzare della serie. Neanche i dettagli vengono tralasciati.
La cosa che più salta all'occhio è lo sviluppo della tecnologia
adattata ai luoghi e alle circostanze, dalla limitata gravità
sulla luna ai luoghi in cui quest'ultima manca totalmente;
i luoghi sono disseminati di appigli e ogni sorta di tecnologia
di cui fanno uso in maniera naturale tutti i personaggi -
particolari che fanno guadagnare punti al prodotto, in definitiva
consigliato veramente a tutti e in particolare agli appassionati
di fantascienza.
Il
doppiaggio è ben fatto, magari non di altissimo livello ma
le voci sono ben calibrate ai personaggi. Il lavoro svolto
dalla francese Beez (la stessa della serie hack//SIGN) è di
buon livello. L'audio è codificato in un sufficiente Dolby
Digital 2.0 mentre il video si presenta molto pulito, ben
definito e con colori morbidi e mai eccessivi in un ottimo
formato 16:9 (l'originale). Pochi gli extra a corredo. La
distribuzione della serie è garantita dalla Terminal Video;
tutti e 26 gli episodi trovano posto in 6 DVD, pubblicati
nel bel paese dal 2005, poco più di due anni dopo la messa
in onda in patria.
Sito ufficiale in lingua giapponese: www.planet-es.net
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