FULLMETAL ALCHEMIST

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(Hagane no Renkinjutsushi - 2003)
(serie d'animazione)

Regia generale di: Seiji Mizushima
Sceneggiatura di: Akatsuki Yamatoya, Aya Yoshinaga, Jun Ishikawa, Katsuhiko Takayama, Natsuko Takahashi, Shou Aikawa, Toshiki Inoue
Tratto da un manga di: Hiromu Arakawa

Prodotto da: Hiro Maruyama, Masahiko Minami, Ryo Oyama
Produzione: Aniplex, Bones, Mainichi Broadcasting, Square-Enix
Animazioni: Bones
Episodi: 51 da 25' - 1 stagione

Edizione Italiana: Panini Video

Lo studio Bones adatta in chiave animata l'opera di Arakawa vincitrice del primo premio al 21st Century Shònen Gangan e del premio Manga Awards al 49° Shogakukan sempre nella categoria Shònen. La storia che vede contrapposte vicende personali a interessi politici ed economici è sapientemente intrisa di una scienza chiamata "alchimia", capace di trasmutare la materia. Dal manga all'anime ad un lungometraggio a romanzi a colonne sonore, Fullmetal Alchemist ha dato vita ad un universo ancora oggi in via di sviluppo e da cui si attende una degna fine.

La storia ha basi solide che poggiano sulla cultura occidentale del 20° secolo, con molta tecnologia in uso in quegli anni, ma con una forte componente fantasy cui si farà luce con il proseguo della storia. I personaggi principali sono i fratelli Edward ed Alphonse Elric, due ragazzini che sono nati e vivono nel piccolo paesino di Resembool. Vivono insieme alla loro madre e a pochi vicini che rappresentano la loro unica famiglia. Il padre, Hohenheim, è assente da molti anni anche a causa del suo lavoro, essendo un alchimista straordinario. Ma a causa di una grave malattia i piccoli si ritrovano qualche anno dopo anche senza madre e li, spinti dal desiderio di riportarli in vita, si spingono oltre le loro conoscenze alchemiche e tentano la tecnica proibita e mai ammessa della trasmutazione umana. Il risultato sarà la perdita di due arti per uno dei fratelli e dell'intero corpo per il secondo, rilegato in extremis dal primo ad un esistenza all'interno di un armatura in cui è legata la sua sola anima. Dopo questa sconfitta le vite dei due saranno legate agli affari militari del loro paese entrando tra le schiere degli Alchimisti di Stato, con il solo obbiettivo di poter continuare i loro studi sull'alchimia e cercare risposte alle loro domande.

Il manga di Awakawa è ben strutturato e presenta una storia che ha un appeal innegabile. Anche l'anime dello studio Bones cerca di riportare i fasti dei disegni dell'autore nelle animazioni create nel classico stile bidimensionale. In questo contesto i momenti più esaltanti comunque saranno quelli in cui si assisterà agli "scambi equivalenti", quelle trasmutazioni alla base dell'alchimia. I giochi di trasmutazione della materia messi in atto dagli Alchimisti per risolvere un qualche tipo di problema o come arma di attacco o difesa, costituiscono il cardine dei momenti di tutta la storia e i più attesi in ogni episodio. La verità su queste tecniche sarà celata dietro le vicende principali ma scorrerà parallelamente ad esse e l'interesse su questa materia crescerà e si intensificherà fino a raggiungere l'apice negli episodi finali, episodi in cui fantasia e la fantascienza prenderanno il posto delle scienze più terrene. Da ricordare comunque che la storia che corre lungo questi 51 episodi si discosta dall'originale a partire da circa metà serie, corrispondente alla storia narrata nel manga fino alla settima raccolta (Tankòbon) disponibile al mento della produzione dell'anime.

Le animazioni sono di ottimo livello così come lo studio Bones ci ha sempre abituato. I personaggi principali sono esplorati a fondo e anche alcuni comprimari godono degli stessi favori grazie anche al numero degli episodi, il doppio delle regolari serie normalmente prodotte in Giappone. Questo favorisce anche lo sviluppo della storia che presenta un buono scorrimento e il cui finale si presenta ricco di rivelazioni ed emozionanti scontri tra i maggiori protagonisti ed antagonisti della serie. L'unico lato negativo è da imputarsi alla storia originale, ancora in corso di pubblicazione, che non ha permesso alla produzione made in Bones e Aniplex una conclusione vicina a questa, ma la creazione di una storia con un seguito diverso e un diverso finale (momentaneo). Comunque una pianificazione già decisa in partenza e non improvvisata. Ottimo anche il comparto sonoro prodotto dalla Aniplex. I numerosi temi iniziali e finali che si alternano lungo tutti gli episodi sono molto orecchiabili, così come anche le musiche che fanno fa sfondo alle animazioni.

La serie è ben bilanciata e ha ricevuto molti consensi in tutti i paesi in cui è arrivata, Italia compresa. I temi trattati sono principalmente legati alle vicende drammatiche dei protagonisti, cosa che ne definisce la serietà all'interno della storia. Ma non mancano certamente i momenti più leggeri, quei siparietti comici, e a volte anche demenziali, cui nessun anime sembra essere immune, e necessari a non rendere estremamente pesante l'atmosfera generale della storia.

La parte trasposta in animazioni comunque non si conclude con questi 51 episodi, ma continua con un lungometraggio edito dallo stesso studio e intitolato "Il Conquistatore di Shamballa" (2005), premiato come miglior anime, migliori musiche e miglior storia al Tokyo International Anime Fair 2006 e già edito in Italia. A questo sono seguiti 3 OAV al momento inediti nel nostro paese. Notizia confortante è la messa in produzione di una seconda serie animata con protagonisti i fratelli Elric al momento dell'uscita della 20° raccolta (Tankòbon) del manga in patria.

L'anime arriva in Italia su licenza Panini Video che ne propone le versioni standard e deluxe dell'opera. Tutti gli episodi trovano posto su 12 DVD con formato video 4:3, audio 2.0 ed extra vari. Questa anche la versione trasmessa sull'emittente televisiva Mtv. La versione deluxe presenta, a differenza della prima, audio Dolby 5.1, confezione Digipack e molti più extra.






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