PLANETES

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(Puranetesu - 2003)
(serie d'animazione)

Regia di: Goro Taniguchi
Sceneggiatua di: Ichiro Okouchi
Tratto da un manga di: Makoto Yukimura

Prodotto da: Chiyuki Uehara, Jun Yakawa, Yoshitaka Kawaguchi
Produzione: Bandai Visual, NHK, Sunrise
Animazioni: Sunrise
Episodi 26 da 25' - 1 stagione

Edizione Italiana: Beez Entertainment

Distribuzione: Terminal Video

Un futuro molto prossimo, detriti fluttuanti intorno alla terra e tanto spazio vuoto. Questa è la sintesi descrittiva della nuova serie realizzata dal noto studio Sunrise. Ma niente di ottimistico, anzi, la previsione che lo studio porta sul piccolo schermo con Planetes è catastrofica, un futuro, il 2075, in cui le più grandi aziende del mondo si sfidano a sviluppare le migliori tecnologie spaziali, a conquistare nuovi pianeti, mentre sulla terra incombono sempre più guerre civili, conflitti che allontanano i paesi più civilizzati (e ricchi), quelli che vengono definiti "il primo mondo", dal terzo e più povero mondo. Un punto di vista minimale, proprio dai piani più bassi di una grande compagnia spaziale, rappresenta solo l'inizio della storia; un ottimo punto per mostrare l'evolversi di un copione che poi così scontato non è.

E' proprio il prologo a mostrare lo stato attuale della situazione rifiuti nello spazio. Una visione non tanto lontano dai nostri giorni, e un problema a cui si dovrà trovare una soluzione in un futuro a noi molto vicino. Planetes inizia proprio raccontando la storia della sezione detriti (debris section) di una nota compagnia, la storia dei loro componenti, uniti sotto il tetto dello stesso ufficio ma ognuno diverso, con una personalità e una storia personale alle spalle. L'avvento della nuova recluta Ai Tanabe assegnata proprio alla sezione detriti è l'evento che porta una ventata di novità. Affidata all'astronauta Hachimaki, la giovane recluta si troverà ad imparare velocemente il lavoro di "netturbino spaziale" e ad entrare in quel piccolo mondo rappresentato dai suoi colleghi e da tutti gli impiegati della stazione orbitante. Ma a rovinare l'atmosfera ci penseranno non solo alcuni problemi tecnici, anche i dissidi tra colleghi, a diversi livelli gerarchici, un gruppo di terroristi spaziali e persino, e più importanti, problemi esistenziali legati al proprio futuro e ai rapporti interpersonali.

Il titolo (in originale scritto in greco) sviluppa un tema sociale e umano su uno sfondo fantascientifico. La storia è molto interessante e i temi si sviluppano e si intrecciano sapientemente ponendo al centro i personaggi i cui caratteri, seri o goliardici che siano, vengono ampiamente illustrati nella prima parte della serie. Il gruppo dei personaggi principali è numeroso e molto variegato, dalle mansioni svolte ai collegamenti interpersonali tra di loro; ogni tassello è importante allo sviluppo della trama. I tempi sono sapientemente dettati così come i dialoghi, mentre comicità e temi più seri si alternano lungo tutte le puntate. La storia viene sviluppata sapientemente lungo i 26 episodi; una durata ottimale. La regia, infine, è molto pulita e con camere con roll generalmente lento, proprio come il movimento fluttuante dei corpi nello spazio.

Per quanto riguarda il lato visivo, il lavoro svolto dalla Sunrise è veramente di alto livello per una serie animata. Visto il tema, il disegno ha un tratto molto pulito e quasi esente da distorsioni, questi ultimi posti a sottolineare solo alcuni momenti esilaranti della storia. Le animazioni sono molto fluide e ben si integrano con i fondali e tutti gli altri elementi in movimento sullo schermo. A completare l'opera troviamo anche i modelli realizzati dal reparto D.I.D. della Sunrise: coloro che si occupano delle animazioni in CG, autori principalmente dei modelli (mecha) delle stazioni spaziali e aeromobili vari, comunque ottimamente integrati al resto delle animazioni. Chiude la produzione il reparto musicale. I temi realizzati per la serie sono molto orecchiabili e pronte a completare ottimamente le atmosfere della storia.

La serie è di alto livello, ottimamente scritta e altrettanto animata. A colpire, rispetto alle classiche produzioni giapponesi, è il grande impegno nell'infondere realismo e umanità su argomenti generalmente seri ai personaggi, oltre ai momenti comici che ben completano l'opera. La storia è chiara e nessun interrogativo viene lasciato in sospeso, dai singoli personaggi alla storia che li lega e li legherà insieme fino agli ultimi episodi. La prima parte della serie lascia intendere banalità nei personaggi che appaiono sullo schermo, ma opinione subito rivalutata con l'avanzare della serie. Neanche i dettagli vengono tralasciati. La cosa che più salta all'occhio è lo sviluppo della tecnologia adattata ai luoghi e alle circostanze, dalla limitata gravità sulla luna ai luoghi in cui quest'ultima manca totalmente; i luoghi sono disseminati di appigli e ogni sorta di tecnologia di cui fanno uso in maniera naturale tutti i personaggi - particolari che fanno guadagnare punti al prodotto, in definitiva consigliato veramente a tutti e in particolare agli appassionati di fantascienza.

Il doppiaggio è ben fatto, magari non di altissimo livello ma le voci sono ben calibrate ai personaggi. Il lavoro svolto dalla francese Beez (la stessa della serie hack//SIGN) è di buon livello. L'audio è codificato in un sufficiente Dolby Digital 2.0 mentre il video si presenta molto pulito, ben definito e con colori morbidi e mai eccessivi in un ottimo formato 16:9 (l'originale). Pochi gli extra a corredo. La distribuzione della serie è garantita dalla Terminal Video; tutti e 26 gli episodi trovano posto in 6 DVD, pubblicati nel bel paese dal 2005, poco più di due anni dopo la messa in onda in patria.





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